Qualifiche bagnate a Le Mans, Porsche mantiene la prima fila

Seguono le due Toyota e le due Audi, ma la reale competitività in gara potrebbe ancora riservare qualche sorpresa. In GTE svettano Ford fra le Pro e Ferrari in Am

Massimo Costa

17.06.2016 00:12

LE MANS - Il momento più spettacolare della serata di Le Mans, che ha offerto le tradizionali due sessioni di qualifica finali, lo ha regalato Yannick Dalmas, quattro volte vincitore della 24 Ore tra il 1992 e il 1999. Il 54enne francese si è esibito in uno spettacolare “traverso” mentre era alla guida dell’Audi R8 LMS safety-car per verificare le condizioni del tracciato dopo l’ennesimo acquazzone abbattutosi sulla Sarthe. Il numero è stato accompagnato da un boato del pubblico che riparatosi nelle tribune coperte, seguiva il suo giro ben impresso sui grandi schermi dispiegati lungo il circuito.

Perché tutto a Le Mans è passione e anche una safety-car in pista attira gli occhi dei fans che, nonostante le poche vetture uscite dai box, non hanno mollato i loro seggiolini fino alle 24, quando è calata la bandiera a scacchi che ha definitivamente chiuso le sessioni di qualifica del weekend. Peccato, è mancato lo spettacolo e tutto si è deciso nel primo turno di mercoledì sera con Neel Jani autore della pole e la Porsche che avrà la massima visibilità sabato pomeriggio alle 15 con due vetture in prima fila.

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A seguire le due Toyota e le due Audi. Non si è capito quindi molto dei reali valori espressi non solo dalle LMP1 Porsche, Toyota e Audi, ma anche dai protagonisti delle categorie LMP2 e GTE. In quest’ultima, la Ford l’ha fatta da padrone anche se le Ferrari sono lì, a un battito di ciglia. Per tutti l’imperativo è stato non rischiare, non sbattere, evitare di danneggiare telai e passare un venerdì sereno. Le Aston Martin ufficiali praticamente se ne sono state ai box per tutto il tempo mentre dopo la disavventura di mercoledì ha girato la CLM del By Kolles. Cosa aspettarsi dunque tra sabato e domenica.

Intanto, un rischio pioggia dopo un paio di ore dal via della gara che sta facendo venire il mal di testa a piloti e ingegneri, perché poi è previsto sereno anche se accompagnato da temperature non particolarmente calde (un massimo di 20 gradi dicono gli esperti). Poi, un certo rischio di affidabilità per le LMP1 se ci basiamo su quanto accaduto a Spa nella precedente tappa del campionato WEC. L’esasperazione sempre più accentuata ha portato a raggiungere qualche rischio di troppo. Ma è prevedibile che per una 24 Ore, a differenza della gara belga, certi parametri siano stati ampiamenti rivisti e aggiustati. Intanto, l’ACO ha colto l’occasione per parlare del futuro.

Nel 2017 le prestazioni delle LMP1 saranno ridimensionate con un aumento dell’altezza dello splitter di 15 millimetri e una riduzione dell’efficienza dell’estrattore. Godranno invece, di “favoritismi” le LMP1-L con un’ala posteriore più grande e un alleggerimento della vettura di 25 chili. Tutto ciò per avvicinare le due classi. L’anno seguente, vi sarà una profonda rivisitazione dei cockpit LMP1 per renderli ancora maggiormente sicuri così come ai lati della scocca ci saranno strutture ad assorbimento d’urto e pannelli in zylon. I sistemi di recupero energetico saranno tre e CON LIMITE incrementato a 10 megajoule .

La classifica completa delle qualifiche


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