24 Ore Dubai: si impone la Mercedes del Black Falcon con Piana

24 Ore Dubai: si impone la Mercedes del Black Falcon con Piana

Gabriele in equipaggio con AlFaisal-Haupt-Buurmen ha preceduto la Porsche Manthey e la Lamborghini Grasser con Bortolotti

Maurizio Voltini

13 gennaio 2018

Ben 89 macchine hanno preso il via (tra GT e Turismo) a questa edizione 2018 della 24 Ore di Dubai, che fa parte della 24H Series Creventic. Una gara che si è corsa tra venerdì e sabato, e che alla fine ha visto prevalere la Mercedes n.2 del team Black Falcon con il nostro Gabriele Piana in equipaggio con Abdulaziz Al Faisal, Hubart Haupt e Yelmer Buurman alla guida. Ma ovviamente nel corso delle 24 ore della competizione vi sono stati numerosi episodi e non tutto si è svolto linearmente.

Diversi sono stati gli incidenti che hanno causato neutralizzazioni da "Code 60" soprattutto nella prima parte della notte, e quello decisivo è stato nella seconda metà di gara quando la Mercedes n.3 guidata da Stolz (assieme ad Al Qubaisi, Bleekemolen e Metzger), in quel momento al comando, ha incocciato nell'altra Mercedes guidata da Eggimann. Da parte loro, i piloti dell'Audi R8 LMS n.777 del team MS7 by WRT (Al Saud, Vergers, Vanthoor e Mies) erano tra i favoriti, ma alla fine non hanno potuto far altro che cercare di sopperire a tanti piccoli problemi tecnici, arrivando alla fine settimi.

Così alla fine è arrivata seconda la Porsche Manthey n.12 guidata da Klohs, Kern, Jaminet e Müller, staccata di 2 giri (606 quelli percorsi dai vincitori). Piuttosto, a soli 5"275 da questa si è classificata terza la Lamborghini n.964 del Grasser Racing Team. Guidata da Mirko Bortolotti in equipaggio con gli Ineichen ed Engelhart, la Huracan GT3 che aveva conquistato la pole in qualifica è stata vittima già a inizio gara di una serie di forature, che l'avevano attardata talmente da farla ritenere ormai fuori dalla lotta. Invece è riuscita in una rimonta notevolissima che l'ha portata ad agguantare il podio a un soffio dai secondi classificati.

Quarta assoluta e prima tra gli Am si è classificata la Mercedes SPS n.16 di Pierburg, Müller, Arnold e Baumann, seguita dalla Corvette del V8 Racing di Braams, Huisman, vant'Hoff, Abresh e Hutchison (ottavi assoluti) e quindi, anche qui con un distacco ridotto (18"2), terza la Mercedes HTP n.25 di Hrachowina, Dontje, Schneider, Konrad e Bosi, che problemi sia di frizione che di alimentazione avevano tolto dalla lotta tra i top. Tra le GT4 hanno invece svettato le Audi R8 del Phoenix Racing, in particolare quella guidata da Fong, Lee, Fung Thong, O'Young e Kwan, 26esimi assoluti. Per quanto riguarda gli altri italiani in gara, da segnalare la vittoria di classe di Claudio Cappelli sulla Porsche 991-II Cup di RacePro, 17° assoluto.

Molto animata anche la gara tra le Turismo TCE. Inizialmente la gara è stata condotta dalle Ginetta di classe SP3, ma già nella prima metà di gara quelle dei team Optimum e Century hanno dovuto abbandonare la corsa finite in fiamme. Così hanno cominciato a mettersi in evidenza le vetture di classe TCR, con Seat, Volkswagen, Audi e Peugeot in lotta ravvicinata. Ma anche tra loro non sono mancati problemi tecnici e di gara, cominciando dalla Seat n.129 di LMS Racing, fermatasi in pista mentre conduceva la categoria, ma alla fine comunque seconda. Ha così vinto la Golf n.130 del team Liqui Moly, con Engstler, Thoma, Leuchter e Vernay, 24esimi assoluti.


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