Formula E, "Sfida tra i ghiacci" al polo nord

Formula E, "Sfida tra i ghiacci" al polo nord

La Formula E ha fatto una visita in Groenlandia proprio per riaccendere i riflettori su questo problema

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Alessandro Vai

15.09.2016 15:01

Quale è il nesso tra un’auto da corsa e il circolo polare artico? Bè, se il veicolo in questione è una monoposto elettrica, l’enigma è subito svelato. Il surriscaldamento del pianeta con il conseguente scioglimento dei ghiacciai, infatti, è un tema centrale per il futuro di noi tutti e la Formula E ha fatto una visita in Groenlandia proprio per riaccendere i riflettori su questo problema. Un elicottero per il trasporto, dei pneumatici chiodati per l’aderenza, il vice campione Lucas Di Grassi al volante e il gioco è fatto.

L’iniziativa, in ogni caso, è stata supportata sia dal governo locale che dalla Fondazione del Principe Alberto II di Monaco. "Sostengo pienamente le attività audaci e ambiziose che la Formula E ha intrapreso – ha dichiarato il Principe - la mia Fondazione riconosce il grande ruolo che i veicoli elettrici possono svolgere nella riduzione delle emissioni dei gas serra, contribuendo così alla lotta contro il riscaldamento globale".

Credo che il cambiamento climatico sia fondamentale da controllare e ognuno di noi può fare qualcosa – ha commentato il CEO della Formula E, Alejandro Agag - la Formula E ha deciso di farlo nell'ambito del motorsport, ma chiunque può contribuire alla causa, nella vita di tutti i giorni". Al termine dell'esibizione, Lucas ha dichiarato: “Essere qui dà l'idea di quanto sia estesa la calotta polare e come influisca sul clima – ha aggiunto Di Grassi - ti fa riflettere su tante cose a apprezzare meglio il concetto alla base della Formula E, ovvero l'importanza delle nuove tecnologie applicate alle vetture di tutti i giorni".


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