Sono stati lunghissimi i 31 giri di gara di
Raffaele Marciello, nella prima manche della
GP2 a Yas Marina. Allo spegnersi del semaforo è scivolato dalla quinta alla nona posizione, a causa di un
pessimo start che lo ha visto avviarsi molto lentamente. Sembrava una corsa già persa da concludere nella parte bassa della zona punti. Invece il pilota della Trident in pochi giri è stato autore di una rimonta di forza fino alla terza posizione. Al termine della sesta tornata gli avversari di testa (
Stoffel Vandoorne e Mitch Evans) sono entrati ai box per il cambio gomme, e Marciello è sfilato in prima posizione.
È iniziato un
confronto a distanza tra il pilota della Trident (leader ma con il suo pit-stop ancora da effettuare) ed il tandem Vandoorne-Evans. “Lello” ha mantenuto un ritmo molto costante, che di fatto ha consentito al campione 2015 di guadagnare solo quattro secondi in quindici giri, ma dopo il suo pit-stop (avvenuto a sei giri dal termine)
Marciello è tornato in pista dietro
Vandoorne, sfilato al comando. Sulla carta il pilota italiano aveva la chance di dare la caccia al pilota del team ART, ma le gomme supersoft montate per il rush finale non hanno garantito la performance sperata, e per Raffaele è diventato importante gestire la seconda posizione controllando a distanza
Mitch Evans.
Per
Vandoorne è arrivata l’ultima vittoria (in gara-1) della sua carriera in
GP2, per
Marciello un podio importante dopo quelli di Silverstone e Sochi, ma soprattutto la corsa più convincente della stagione. Nella classifica di campionato ha compiuto un passo importante
Rio Haryanto (giunto settimo) portatosi ad un solo punto da
Sergey Sirotkin, solo tredicesimo. I due si giocheranno domani le ultime chance per la terza posiziona assoluta nella classifica finale, con l’indonesiano favorito dalla partenza in prima fila al fianco del poleman
Alex Lynn.
Roberto Chinchero