WTCR Marocco, l'eterno Tarquini domina il primo round

WTCR Marocco, l'eterno Tarquini domina il primo round

Il Cinghio e la Brc conquistano due vittorie a Marrakech e la vetta della classifica nel nuovo Mondiale Turismo. Hyundai la macchina più in forma

Fulvio Cavicchi

09.04.2018 09:29

Il nuovo Campionato Mondiale Turismo WTCR parte con una squadra italiana guidare la classifica come già la Jas lo scorso anno, ma soprattutto ritrova un pilota italiano guardare tutti dal gradino più alto del podio e dalla classifica di campionato.

Il weekend nordafricano è stato decisamente positivo per Brc, con un secondo e terzo posto conquistati nella prima qualifica, una vittoria in Gara 1, una pole position ed un terzo posto nella seconda qualifica, la vittoria di gara 3 ed anche il giro più veloce delle gare conquistate. Decisamente Marrakech è un tracciato ben digerito dalla squadra.

E l’eterno Gabriele Tarquini, campione del mondo turismo nel 2009, ha concluso la trasferta con un Grand Chelem (pole position, vittoria, giro più veloce e tutti i giri in testa) di tutto rispetto, che mette decisamente in luce la voglia dell’abruzzese di lottare per la corona.

Alle sue spalle si sono messi in mostra i due piloti Ymr, cioè il campione del mondo turismo in carica Thed Björk ed il quattro volte campione Yvan Muller, che hanno seguito Tarquini da vicino. Soprattutto lo svedese avrebbe voluto provare qualche attacco, ma il cittadino di Marrakech è troppo stretto per tentare l’assalto, soprattutto ad uno dell’esperienza di Tarquini, quindi valutando che la stagione è formata da trenta gare ed ancora ben lunga ha preferito portare a casa i risultati. Così i due sono staccati di appena dieci punti nella prima classifica di campionato, nelle posizioni in vetta.

Ma quello che più di ogni altra cosa è apparso decisamente evidente nel primo weekend della stagione è che la Hyundai è stata ben sviluppata ed ora appare la più in forma. E la tripletta sul podio e le quattro macchine nelle prime cinque posizioni in Gara 3 lo dimostrano chiaramente. Sicuramente i quattro piloti al volante sono di livello eccelso (tre campioni del mondo e l’ungherese Norbert Michelisz secondo nel Wtcc 2017), ma il resto della griglia è tutto di alto livello e non deve essere sottovalutato.

Le macchine che più sono apparse vicine alle i30 N solo le due Volkswagen Golf Gti della Sébastien Loeb Racing di Rob Huff (un altro ex campione del mondo Wtcc) e Mehdi Bennani, mentre sono migliorate durante il weekend le Honda Civic della Münnich Motorsport, con soprattutto il nipote d’arte Yann Ehrlacher in forma. Il francese, figlio della sorella di Yvan Muller, ha messo una bella pressione allo zio nella terza gara ed è apparso il migliore della squadra, battendo anche l’argentino Esteban Guerrieri che lo scorso anno aveva fatto molto bene e ben convinto prima con la Chevrolet Cruze e poi col passaggio ad ufficiale Honda dopo l’infortunio a Tiago Monteiro.

Alla pari delle Honda sono state le Audi della Leopard, con il campione della Tcr International Series 2017 Jean-Karl Vernay vincitore di Gara 2 (quella con griglia di partenza invertita) e quarto in Gara 1.

Insomma, almeno quattro delle sette marche al via paiono al top. Ora bisognerà vedere a fine mese all’Hungaroring se queste prime valutazioni di forza sono realistiche oppure solo frutto di un circuito su cui nessuno può provare e che tutti i piloti che non hanno corso nel Wtcc in passato non potevano conoscere.


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