A Millen e alla Hyundai la Pikes Peak
13.08.2012 ( Aggiornata il 13.08.2012 19:00 )
È Rhys Millen il vincitore della 90ª edizione della Pikes Peak, al volante di una Hyundai Genesis della classe Time Attack (derivate dalla produzione).
La classica cronoscalata è una delle gare più storiche per il motorismo americano e quest'anno si è svolta per la prima volta su un percorso completamente asfaltato, dopo che di anno in anno veniva progressivamente coperta la parte finale sterrata. Questa edizione, fra l'altro, è stata posticipata ad agosto dopo un rinvio rispetto alla tradizionale data di luglio (quella del Giorno dell'Indipendenza) per via degli incendi nella zona di Colorado Spring.
Il californiano ha preceduto di soli 17 millesimi lo svizzero Romain Dumas, 2° con una Porsche della categoria Pikes Peak Open (stradali molto modificate nella meccanica) e due moto Ducati Multistrada, che ovviamente hanno trionfato nella propria categoria, con Carlin Dunne e Greg Tracy.
Ma è interessante rilevare come, dietro a David Donner con una Palatov classe Unlimited (quella dei veri e propri prototipi) si sia classificata 6ª una vettura a trazione elettrica: la Toyota di Fumio Nutahara. Un'altra elettrica, stavolta Mitsubishi, è arrivata 8ª guidata da Hiroshi Masuoka, a dimostrazione che la coppia motrice dei propulsori elettrici può dire la sua sui quasi 1.500 metri di dislivello di questo percorso.
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La classica cronoscalata è una delle gare più storiche per il motorismo americano e quest'anno si è svolta per la prima volta su un percorso completamente asfaltato, dopo che di anno in anno veniva progressivamente coperta la parte finale sterrata. Questa edizione, fra l'altro, è stata posticipata ad agosto dopo un rinvio rispetto alla tradizionale data di luglio (quella del Giorno dell'Indipendenza) per via degli incendi nella zona di Colorado Spring.
Il californiano ha preceduto di soli 17 millesimi lo svizzero Romain Dumas, 2° con una Porsche della categoria Pikes Peak Open (stradali molto modificate nella meccanica) e due moto Ducati Multistrada, che ovviamente hanno trionfato nella propria categoria, con Carlin Dunne e Greg Tracy.
Ma è interessante rilevare come, dietro a David Donner con una Palatov classe Unlimited (quella dei veri e propri prototipi) si sia classificata 6ª una vettura a trazione elettrica: la Toyota di Fumio Nutahara. Un'altra elettrica, stavolta Mitsubishi, è arrivata 8ª guidata da Hiroshi Masuoka, a dimostrazione che la coppia motrice dei propulsori elettrici può dire la sua sui quasi 1.500 metri di dislivello di questo percorso.
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