da Campofelice di Roccella (PA): Daniele Sgorbini
Due giorni da dominatore assoluto, al termine dei quali
Paolo Andreucci ha portato a casa la sua ottava vittoria nella
Targa Florio. Quella del sette volte campione d'Italia, di
Anna Andreucci e della
Peugeot 208 T16 gommata Pirelli è stata una gara sempre di testa, alla quale nessuno ha potuto opporre una reale resistenza. Non
Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, che con la
Fiesta alimentata a Gpl della Brc hanno tentato il tutto per tutto durante la prima tappa per poi arrendersi all'evidente superiorità dell'avversario all'inizio del giorno due.
Dietro le due R5 è stata lotta dura per il podio, battaglia sul filo dei decimi che si è conclusa soltanto sull'ultima prova speciale a favore di
Andrea Nucita. L'idolo di casa ha così avuto ragione di
Umberto Scandola, che dopo il successo a Sanremo si deve accontentare di un quarto posto che gli va stretto ma che gli consente comunque di mantenere la vetta provvisoria del campionato. Quinta piazza finale per
Simone Campedelli, il cui debutto con la Fiesta R5 della G Car è stato condizionato da una
foratura e dalla
penalità rimediata per l'intervento ai freni in parco assistenza. Sesto posto assoluto e primo del
Produzione per
Ivan Ferrarotti, che ha chiuso davanti a
Stefano Albertini, finalmente a segno nello
Junior con la Peugeot 208 ufficiale.
La classifica finale della 98ª Targa Florio:
1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T 16) in 1.41'39”3; 2. Basso-Granai (Ford Fiesta R5 Ldi) a 25”1; 3. Nucita-Princiotto (Peugeot 207 S2000) a 37”7; 4. Scandola-D'Amore (Skoda Fabia S2000) a 38”2; 5. Campedelli-Bizzocchi (Ford Fiesta R5) a 3'14”6; 6. Ferrarotti-Fenoli (Renault Clio R3) a 7'06”1; 7. Albertini-Mazzetti (Peugeot 208 R2) a 7'18”8; 8. Andolfi-Casalini (Renault Clio R3) a 7'35”0; 9. Vittalini-Tavecchio (Citroen DS3) a 7'44”5; 10. Dipalma-'Cobra' (Renault Clio R3) a 7'50”8.
PRIMA TAPPA: ANDREUCCI IN TESTA
Alla fine della prima tappa della
Targa Florio manca soltanto la prova spettacolo di Collesano, poco più di 1300 metri disegnati per la gioia del pubblico che, sulla carta, poco dovrebbero incidere sulla classifica. Una graduatoria che, dopo un giorno passato a fare avanti e indietro sui scivolosi asfalti delle Madonie, per ora dice bene a
Paolo Andreucci e alla
Peugeot.
Il campionissimo d'Italia, dopo l'esordio difficile del Ciocco e il ritiro lampo a Sanremo, pare aver ritrovato la luce, con una gara finalmente nel ruolo che più gli è congeniale. Il garfagnino ha attaccato con convinzione fin dal mattino, senza riuscire però a compiere la fuga decisiva nei confronti di
Giandomenico Basso, che dopo poco meno di 80 km di prove, lo segue a poco più di 10”, un distacco tale da non far dormire tranquilli né il battistrada né il suo inseguitore.
Dietro è lotta dura per il podio tra
Umberto Scandola e Andrea Nucita, col campione italiano 2013 che per ora ha una manciata di secondi sull'idolo di casa, attardato da un piccolo svarione nel secondo giro di prove. Più indietro, dopo una giornata in cui si è migliorato tanto,
Simone Campedelli che debutta in Sicilia sulla Ford Fiesta R5 della G Car e che paga i quasi 18” rimediati nel terzo passaggio a Cefalù per colpa di una foratura.
La buona giornata Peugeot è completata dal primato di
Stefano Albertini tra gli
Junior. Il pilota di Vestone è ottavo assoluto e pure primo tra le due ruote motrici, davanti ad
Ivan Ferrarotti che al momento tiene saldamente in mano il pallino del
Produzione.
La classifica del Rally Targa Florio dopo 9 prove speciali:
1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16); 2. Basso-Granai (Ford Fiesta Ldi) a 10”4; 3. Scandola-D'Amore (Skoda Fabia S2000) a 48”0; 4. Nucita-Princiotto (Peugeot 207 S2000) a 51”5; 5. Perico-Lo Neri (Peugeot 207 S2000) a 1'01”9; 6. Campedelli-Bizzocchi (Ford Fiesta R5) a 1'02”1; 7. Runfola-Pollicino (Peugeot 207 S2000) a 1'11”3; 8. Albertini-Mazzetti (Peugeot 208 R2) a 3'49”7; 9. Ferrarotti-Fenoli (Renault Clio R3) a 3'51”8; 10. Andolfi-Casalini (Renault Clio R3) a 4'18”3.