Rally di Svezia: la gara si fa

Rally di Svezia: la gara si fa
Per il momento il programma resta invariato, restano 13 le prove speciali in programma

11.02.2016 ( Aggiornata il 11.02.2016 18:55 )

Da Karlstad (Svezia): Marco Giordo «Sarà la vettura apripista a decidere se una speciale si potrà disputare o no, soprattutto in caso di intervento di un’ambulanza. Per il momento quindi il programma resta invariato, restano 13 le prove speciali in programma». Così il boss del Rally Sweden Glenn Olsen ha dichiarato alla televisione tedesca Sport 1, fotografando lo “status quo” della gara svedese che dopo una riunione indetta dalla FIA insieme alla WRC Promoter e agli organizzatori in serata è stato deciso che prenderà il via regolarmente domani alle ore 6.20 del mattino. La situazione in pratica è questa, le due prove che si correranno domani in Norvegia sono innevate, vale a dire quelle di Rojden e Skullria, mentre Torsby è in pratica interamente su terra. Per il resto c’è ghiaccio nelle speciali di sabato a Fredriksberg e Vargasen, mentre Rammen è sterrata così come le due speciali della domenica di Lesjofors e Varmullsasen. Facile prevedere quindi che la corsa verrà poi ulteriormente accorciata per problemi di sicurezza, a grosso rischio è soprattutto la giornata finale. «Nella mia carriera non ho mai corso in simili condizioni – ha commentato Mads Ostberg che è nato ed abita in Norvegia a circa 200 km da Karlstad -. Anche perché normalmente in questi casi la gara veniva annullata, quindi non ho neanche io mai fatto un’esperienza simile». Jari-Matti Latvala invece ha commentato che «ci sono alcune prove come quelle in Norvegia dove si possono fare i due passaggi senza problemi, mentre sulle due speciali del sabato di Fredriksberg e Vargasen potremmo sicuramente correre una volta». Il tre volte campione del mondo Sébastien Ogier ha invece ricordato che «la sicurezza è fondamentale. Non abbiamo mai provato a correre in queste condizioni con gomme da neve, ed alcune speciali poi sono completamente sterrate. Bisogna avere il coraggio di dire la verità, io dico quello che penso, molti invece prima si dichiarano d’accordo e poi fanno finta di niente. Il problema non è correre ma che le condizioni di sicurezza vengano rispettate». 4 1 2

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