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L'editoriale del Direttore: muchas gracias, Sainz

© Getty Images

Un dominio assoluto. Carlos Sainz è un proiettile che sibila sull’asfalto di Città del Messico e uccide tutte le speranze dei rivali. Eccolo lì, El Diablo. Alza le braccia al cielo con l’occhio mefistofelico, ancora in trance agonistica. Lui davanti e dietro tutti quanti. Se lo sentiva che sarebbe finita così, l’aveva dichiarato, l’ha mantenuto.

Prova di forza di Sainz in Messico

Goditela tutta Carlos perché questa è una vittoria fantastica. Un successo che chiude la bocca a tutti i tuoi detrattori, a quelli che continuano a non credere sulle tue grandi capacità, a quelli che non ti ritengono un pilota da top team. Sainz di qui e Sainz di là. E intanto tu vinci da Califfo come hai fatto a Città del Messico. Con testa, cuore e piede destro gigantesco. Costretto sempre a dover dimostrare quanto vali, perché per te non basta mai dare prova di quanto sei forte. Sei sempre sotto esame anche quando li superi a pieni voti, con tanto di lode. È tutto tuo questo trionfo messicano dentro a un week end dove hai menato le danze dall’inizio alla fine. Un trionfo da antologia costruito con rabbia, forza, determinazione. Un’affermazione da pilota straordinario. Immune da errori. Una prova di forza devastante capace di insinuare tutti i dubbi del caso in chi ha preferito scegliere soluzioni diverse o in chi non ha voluto darti un sedile per l’anno venturo. Questa è una vittoria per tutti quanti ma soprattutto per te che da mesi soffri della situazione in silenzio, macerandoti il fegato sul perché e il percome il prossimo anno dovrai ripartire da zero con la Williams, squadra non di prima fascia che prendendoti fa l’affare della vita.

Hai corso come Belzebù innaffiato con l’acqua benedetta regalando alla Ferrari un successo fondamentale per la corsa a un titolo costruttori che ora non è più un sogno mostruosamente proibito. Viene solo da stringerti la mano e dire grazie perché solo mettendosi nei tuoi panni si può capire quanto sia difficile vivere una situazione come la tua, sul piede di partenza da una squadra che non avresti mai voluto lasciare alla quale stai dando una spinta fondamentale nel rush finale di una stagione bella da impazzire. Grazie Carlos. Te lo diciamo col cuore mentre il Mondiale Costruttori si infiamma e tu prometti di regalare altre emozioni e il Circus si sposta dal Messico al Brasile per un altro round che annuncia scintille con una Ferrari che adesso vuol continuare a recitare un ruolo da assoluta protagonista.

WEC, si decide tutto a Sakhir

Porsche-Toyota-Ferrari. È triello mondiale per i titoli iridati nel WEC. Sabato c’è la sfida decisiva a Sakhir con la 8 Ore del Bahrain che chiude la stagione. Sulle 15 curve che caratterizzano i 5.412 km di un circuito che da tradizione vede calare il sipario del Mondiale Endurance, sarà autentica battaglia. L’ultimo round della serie ha un coefficiente maggiorato e mette a disposizione per il vincitore 38 punti, oltre a 1 punto attribuito all’equipaggio autore della Hyperpole. In classifica Costruttori Ferrari occupa la terza posizione a quota 134 punti, 27 in meno rispetto ai leader; in graduatoria Piloti Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, che condividono la 499P numero 50, sono secondi a 115 punti (a 35 lunghezze della testa della classifica). Serve un autentico miracolo alla Rossa per poter ribaltare una situazione che la vede ancora in corsa ma con un gap di punti importante da recuperare sulla concorrenza. Sarà un altro week end di passione per il popolo della Ferrari che sta vivendo un autunno clamorosamente vincente ed emozionante.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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