L'ottimismo a Vettel viene anche da una considerazione che fa tra sé e sé: «Lo scorso anno la mia RB5 si adattava praticamente a qualsiasi pista; e siccome la RB6 di quest'anno ha più o meno lo stesso comportamento, sono piuttosto fiducioso che possa andar bene più o meno ovunque. L'anno scorso quando la pista non era proprio l'ideale si riusciva comunque ad arrivare tra i primi cinque, perciò non vedo perché non dovrebbe capitare lo stesso in questa stagione».
Vettel poi pone l'accento sulle difficoltà intrinseche di Melbourne. «I tempi del primo giorno non sono mai molto indicativi qui perché la pista ha uno strato di sporco superficiale sull'asfalto dovuto al fatto che è un tracciato cittadino dove non si corre mai. Con il passare dei giorni e dei giri lo sporco viene asportato dalle macchine che passano di continuo e l'aderenza migliora costantemente. Sono confidente per le qualifiche ma dopo l'esperienza del Bahrain comincio a temere la gara. Perché più che mai quest'anno non serve essere soltanto veloci, ma le corse bisogna terminarle, visto quel che mi è successo nell'ultimo Gp».