Il responsabile della
Red Bull, l’inglese Christian
Horner, ha fatto sapere che le prestazioni della monoposto
RB6 non risentiranno affatto della decisione della
Federazione Internazionale dell’Automobile di considerare non legali i
sistemi che variano
l’assetto – cioè l’altezza della sospensioni – durante le
soste al box. Nel team anglo-austriaco sostengono dunque che i chiarimento della
Fia non avrà alcun impatto negativo sulla vettura progettata da Adrian
Newey. La Red Bull era stata accusata dalla
McLaren di utilizzare un dispositivo che
permetterebbe di modificare l’altezza della monoposto, con evidenti vantaggi in fatto di
aerodinamica, dalle qualifica alla gara. Nelle prove cronometrate le vetture di
Vettel e di
Webber sembravano, secondo quelli della McLaren, più incollate a terra di quanto si prevedesse o fesse logico aspettarsi,
considerando che erano scariche di benzina e i serbatoi sono riforniti dopo le qualifiche. Da qui il sospetto dell’impiego di un sistema di
regolazione dell'altezza, vietato dal regolamento
tecnico della Fia.