Nella
seconda sessione delle prove
libere del Gran Premio di Monaco, Fernando
Alonso ha stabilito la migliore prestazione dei
due turni del giovedì al
38esimo minuto, su un’ora e mezza a disposizione. Si è avvicinato di mezzo secondo al record del tracciato, stabilito 6 anni fa da Michael Schumacher con la Ferrari.
Alonso ha utilizzato nel suo giro più veloce le gomme
Bridgestone a mescola super morbida, che hanno assicurato alla
F10 un’ottima
aderenza e
motricità. La
monoposto modenese è apparsa
ben bilanciata e molto
reattiva, le qualità ideali, dunque, per le
caratteristiche tutte particolari del circuito cittadino del
Principato. Le modifiche specifiche apportate dai tecnici del Cavallino, a cominciare dalla nuova
scatola dello sterzo che ha permesso di aumentatare l’angolo di sterzata consentendo così al pilota di guidare più agevolmente, hanno
funzionato. La competitività della
Ferrari è stata
confermata dal quarto tempo, a due decimi dal compagno di squadra, del brasiliano Felipe
Massa. Entrambi i ferraristi hanno girato con
diversi carichi di
benzina e provato i due tipi di mescola, quella dura e quella morbida.
La
Mercedes, che a Montecarlo ha portato la monoposto a
passo corto, usata fino al Gran Premio di Cina, ma con
l’airscope sdoppiato e il cofano motore già visti in Spagna. Le monoposto anglo-tedesche non hanno evidenziato, almeno apparentemente, particolari
problemi. Non sembra un
caso, ma con la W01 “
vecchia” Nico
Rosberg, secondo a un decimo dalla Ferrari di Alonso, e ritornato
davanti a Michael
Schumacher, quinto e a un decimo dal più giovane compagno di team.
Per quanto riguarda invece i tempi delle
McLaren-Mercedes di Hamilton e Button, essi vanno
interpretati in funzione del carico di
carburante.
Come già nella prima sessione, la
velocità massima cronometrata prima della frenata della Nuova Chicane, dopo il Tunnel, l’ha ottenuta la
Renault del bravissimo Robert
Kubica, sesto tempo davanti a Hamilton, a
286 km/h, due km/h in più del turno del mattino.