Ross Brawn in questo caso si riferisce sia all'episodio tra i piloti Red Bull che al sorpasso di Button su Hamilton. Insomma, in qalche modo il grande stratega della F.1 fa capire che erano state date disposizioni per un gioco di squadra. Ma in modo maldestro e ambiguo, perché secondo lui il pilota davanti (Webber e Hamilton nei due casi) credevano di godere della tranquillità di sapere che il compagno dietro non l'avrebbe attaccato; mentre il pilota che inseguiva si riteneva libero di provarci. Come dire che la colpa di quell'incidente Red Bull e di quel duello semi-fratricida in McLaren non fosse degli stessi piloti, ma del team manager e del muretto che non avevano dato ordini abbastanza chiari. Detto da uno come lui che di giochi di squadra se ne intende (ricordate quante volte Barrichello in Ferrari fu fermato per favorire Schumacher?) è un giudizio importante. Che fa pensare...
Ross Brawn in questo caso si riferisce sia all'episodio tra i piloti Red Bull che al sorpasso di Button su Hamilton. Insomma, in qalche modo il grande stratega della F.1 fa capire che erano state date disposizioni per un gioco di squadra. Ma in modo maldestro e ambiguo, perché secondo lui il pilota davanti (Webber e Hamilton nei due casi) credevano di godere della tranquillità di sapere che il compagno dietro non l'avrebbe attaccato; mentre il pilota che inseguiva si riteneva libero di provarci. Come dire che la colpa di quell'incidente Red Bull e di quel duello semi-fratricida in McLaren non fosse degli stessi piloti, ma del team manager e del muretto che non avevano dato ordini abbastanza chiari. Detto da uno come lui che di giochi di squadra se ne intende (ricordate quante volte Barrichello in Ferrari fu fermato per favorire Schumacher?) è un giudizio importante. Che fa pensare...