Non saranno delle vere e proprie
evoluzioni tecniche, quelle che la
Ferrari porterà al Gran Premio del
Canada di domenica prossima. Si tratta tuttavia di
accorgimenti e soluzioni
adattate alle caratteristiche del circuito di
Montreal, dove la Formula 1 tornerà dopo due anni, cioè un
tracciato che richiede un
livello di
carico dal medio al basso; il primo di questo genere che si utilizza quest’anno. Le modifiche
aerodinamiche, soprattutto l’ala posteriore cosiddetta soffiata che a Montreal potrebbe giocare un ruolo decisivo
considerando il lungo
rettilineo che caratterizza la parte finale, sono state collaudate da Giancarlo
Fisichella a
Vairano, in provincia di Pavia; il circuito è stato scelto per la lunghezza del
rettifilo di
2mila metri, che è provvisto alle estremità di due particolari rotatorie che
permettono di entrare in rettilineo con la monoposto già
lanciata.
Alla
Ferrari ritengono che la pista di
Montreal dovrebbe essere più adatta alla
F10 rispetto alla Turchia, in quanto abbastanza somigliante a Bahrain e Melbourne, i tracciati cioè dove la monoposto modenese è stata più
competitiva. C’è poi il fattore pneumatici: la
Bridgestone ha fatto sapere che metterà a disposizione le gomme con mescole “
soft” e “
medie”, che si sono rilevate le più adatte alla F10, o meglio quelle che hanno dato meno problemi.
Al Gran Premio del
Canada di Formula 1, la cui prima edizione è datata 1967, la
Ferrari ha ottenuto
11 vittorie: la prima, nel
1970, con Jacky Ickx ; l’ultimo nel
2004 con Michael
Schumacher.