Dopo sette Gp la
Red Bull ha perso l'ein plein. Non ha compiuto la ottava pole consecutiva. Il
Canada è andato alla
McLaren e mai come stavolta la imbattibile monoposto austriaca sembra meno superiore. I motivi della sconfitta sono più d'uno, ma sopra a tutti il fatto che la squadra anglo-austriaca ha scelto di disputare le qualifiche con
gomme dure invece che con quelle morbide che danno un vantaggio nella prestazione sul giro. La spiegazione è semplice: nelle prove libere la Red Bull, come altri, ha scoperto che le gomme morbide su questo
asfalto così viscido si usurano in fretta. E qualora
Webber e
Vettel si fossero qualificati con le morbide, sarebbero stati costretti per regolamento a partire con quelle. E avrebbero corso il rischio di doversi fermare dopo pochissimi giri. Invece hanno scelto di usare le dure che reggono più a lungo, sperando di montare le soft a fine corsa quando la pista sarà più gommata e usurerà meno i pneumatici. Nonostante la gomma dura che sicuramente costava qualche decimo di secondo al giro, i piloti Red Bull hanno lottato per la
pole.
A dimostrazione di quanto sia valida questa monoposto.
“Abbiamo una diversa strategia di gomme rispetto agli altri ma non siamo preoccupati – spiega
Webber -
pensavamo comunque di poter fare una buona qualifica anche con le dure e così è stato. Speravamo di arrivare in prima fila lo stesso e almeno io ci sono riuscito. Forse questa strategia sarà molto utile per noi, l'unico rischio è che venga fuori una safety-car che favorisca gli altri nel cambio gomme in corsa”. Ugualmente ottimista
Vettel:
“L'ultima sessione di qualifica è stata davvero interessante, noi siamo usciti con le dure che ci mettono un po' a scaldarsi, lo sapevamo, per quello il tempo non è venuto fuori subito. Ma sapevano che sarebbe venuto fuori nel finale. Io al penultimo giro ho sbagliato la chicane, poi l'ultimo giro è stato perfetto. Ma anche se sono terzo penso di avere anche dalla seconda fila una buona trazione in partenza”.