L’eliminazione al Gran Premio del
Belgio causata da un
incidente provocato da
Sebastian Vettel, gli ha impedito di intascare un bel gruzzolo di punti mondiali, visto che al momento del kappaò il campione del mondo in carica
era secondo alle spalle del compagno di team Lewis
Hamiltom. Smaltita la rabbia per il ritiro,
Jenson Button non si dà comunque per vinto
. “Io sono ancora in corsa per il titolo – ha affermato
– e l’incidente di Spa non ha tutto sommato compromesso le mie possibilità”. In classifica provvisoria è quarto, con un ritardo di 35 punti da Hamilton. “Ma con l’attuale sistema di punteggio, che ne assegna 25 al primo e 18 al secondo, non è poi un distacco incolmabile. Certo, subito dopo la gara di Spa ero parecchio depresso. Adesso, però, guardo alla prossima sfida, a Monza. Dove voglio lottare per la vittoria”.Jenson confida anche sul fatto alla
McLaren non è stata ancora presa
alcuna decisione su chi sostenere nella partita mondiale: i
piloti hanno gara libera.
“Sì, le cose stanno così – conferma il
30enne inglese, vincitore quest’anno in Australia e Cina
– La McLaren non fa favoristimi. Io e Lewis abbiamo pari opportunità. È una caratteristica del team. Ed è stato uno dei motivi che mi hanno indotto ad accettare l’ingaggio”. Button ha poi detto che Sebastian
Vettel lo ha chiamato dopo l’incidente di Spa, nella tarda serata di domenica
. “Si è scusato, mi ha detto che non l’aveva fatto apposta. Per me l’incidente è chiuso, ma io ho pagato il prezzo più alto”.