“Una volta avevi una serie di comandi ed era una tua scelta usarli o non usarli. Adesso sei obbligato. Senza l'ala posteriore mobile oppure il sistema Kers sarei più lento dei miei avversari. Finiamo per occuparci più della monoposto che di quello che succede in pista. È un po' come guidare mandando messaggi con il telefonino. Il pericolo principale sono i piloti che corrono perché pagano, e non per i propri meriti. Sono ostacoli mobili, imprevedibili. Le nuove regole non aiutano, appunto perché ci distraggono. Si cerca lo spettacolo, il contatto, il sorpasso. Forse a un certo punto bisognerebbe avere il coraggio di dire basta, perché le gare rischiano di diventare troppo pericolose. Dobbiamo intervenire noi che siamo al volante e che rischiamo la pelle”.
“Una volta avevi una serie di comandi ed era una tua scelta usarli o non usarli. Adesso sei obbligato. Senza l'ala posteriore mobile oppure il sistema Kers sarei più lento dei miei avversari. Finiamo per occuparci più della monoposto che di quello che succede in pista. È un po' come guidare mandando messaggi con il telefonino. Il pericolo principale sono i piloti che corrono perché pagano, e non per i propri meriti. Sono ostacoli mobili, imprevedibili. Le nuove regole non aiutano, appunto perché ci distraggono. Si cerca lo spettacolo, il contatto, il sorpasso. Forse a un certo punto bisognerebbe avere il coraggio di dire basta, perché le gare rischiano di diventare troppo pericolose. Dobbiamo intervenire noi che siamo al volante e che rischiamo la pelle”.