Tempi: Webber e Vettel hanno chiuso nell’ordine la prima sessione (1’26”831 il tempo di Mark, 0”327 meglio del compagno) con Alonso terzo, staccato di 0”918. Nella seconda è venuta fuori la McLaren, con Button (1’25”854), Hamilton (a +0”132) e ancora Alonso (+0”147). Il dato più sorprendente è che i tempi sono quasi identici a quelli del venerdì di un anno fa, con le Bridgestone. Nonostante le gomme nuove e l’abolizione del doppio diffusore, non si va più piano. Ma bisogna considerare l’effetto importantissimo dell’ala mobile. Anche se Button e Alonso sostengono che la Red Bull è andata fortissimo anche con il flap chiuso...
Ala mobile: sembra più efficace nell’uso libero “da qualifica” piuttosto che in configurazione gara. Alonso: «Sul giro singolo la usiamo otto volte, a ogni tratto rettilineo. Quando ho provato a utilizzarla per i sorpassi (durante una simulazione autorizzata Fia, ndr) una volta sono riuscito a passare una Toro Rosso, un’altra volta no. Se chi sta davanti protegge la traiettoria interna, è sempre difficile passare».
Da notare che a Melbourne si è deciso che la distanza - teorica - in cui tentare il sorpasso non è di 600 metri, ma di circa 860, dall’uscita del’ultima curva per tutto il rettilineo dei box. Una decisione che ha colto di sorpresa la Red Bull, che forse ha un rapporto finale (settima marcia) un po’ troppo corto per queste condizioni. Altra decisione Fia: con il bagnato - è successo in prova 2 - non si può usare il dispositivo.
Kers: sembra la componente meno decisiva, se è vero che in prova 1 Webber non lo usava, eppure è andato più forte di Vettel che invece lo aveva attivato. Comunque quest’anno lo usano tutti tranne Lotus, Virgin e Hrt. Che, a giudicare dai primi riscontri, rischiano seriamente di restare fuori dal 107 per cento in qualifica. La Hispania, poi, ha fatto un solo giro di installazione con Liuzzi, prima della bandiera a scacchi.
Gomme: a sentire Massa “fra morbida e dura c’è una differenza enorme, forse anche più di un secondo, dipende dalle vetture”. Più che il degrado, che è un fatto assodato, preoccupano i danni al battistrada non appena si blocca una ruota. Sempre Felipe: «Bisognerà cercare di non frenare al limite». In prova-1 Vettel si è trovato un buco nel battistrada, per colpa di un detrito.
Ferrari: secondo Alonso la 150° Italia “è stata una bella sorpresa, meglio di quanto mi aspettavo. Un po’ di sottosterzo all’inizio che abbiamo cercato di correggere, ma dobbiamno ancora cercare aderenza all’anteriore”. Nella seconda sessione Fernando si è dedicato ai long-run, ma con tempi piuttosto alti.
I tempi della seconda sessione di prove libere GP Australia
1. Button McLaren-Mercedes 1’25”854 2. Hamilton McLaren-Mercedes 1’25”986 a 0”132 3. Alonso Ferrari 1’26”001 a 0”147 4. Vettel Red Bull-Renault 1’26”014 a 0”160 5. Webber Red Bull-Renault 1’26”283 a 0”429 6. Schumacher Mercedes 1’26”590 a 0”736 7. Massa Ferrari 1’26”789 a 0”935 8. Perez Sauber-Ferrari 1’27”101 a 1”247 9. Barrichello Williams-Cosworth 1’27”280 a 1”426 10. Rosberg Mercedes 1’27”448 a 1”59411. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1’27”525 a 1”671 12. Petrov Renault 1’27”528 a 1”674 13. Heidfeld Renault 1’27”536 a 1”682 14. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1’27”697 a 1”84315. Kobayashi Sauber-Ferrari 1’28”095 a 2”241 16. di Resta Force India-Mercedes 1’28”376 a 2”522 17. Sutil Force India-Mercedes 1’28”583 a 2”72918. Maldonado Williams-Cosworth 1’29”386 a 3”532 19. Kovalainen Lotus-Renault 1’30”829 a 4”975 20. Trulli Lotus-Renault 1’30”912 a 5”058 21. D'Ambrosio Virgin-Cosworth 1’32”106 a 6”252 22. Glock Virgin-Cosworth 1’32”135 a 6”281 23. Liuzzi HRT-Cosworth senza tempo24. Karthikeyan HRT-Cosworth senza tempo