Ma è Fernando che ci mette del suo, spesso rischiando fino a sfiorare il "muro dei campioni" (quello dove al mattino ha sbattuto Vettel) sollevando una nube di polvere. E poi accelerando fuori dalle curve in scivolata, sfruttando bene la buona trazione meccanica della Rossa. Gli altri, a confronto, sembrano a disagio. Vettel è velocissimo ma non altrettanto aggressivo, Hamilton forse esagera entrando in curva a velocità proibitiva, e poi deve "remare" in uscita. Il feeling di Alonso con la pista per il momento è perfetto. Ma tutti dovranno fare i conti con la possiblità di pioggia di domenica.
Capitolo incidenti: Sutil, Kobayashi e D'Ambrosio sono andati a muro, tutti nel tratto che segue il primo tornante. L'uscita dalla prima chicane veloce, dove si arriva a oltre 230 orari, ha creato problemi e a Montreal il muretto è vicino e non perdona. Due bandiere rosse e tre vetture danneggiate, ma nessun danno per i piloti.
Mentre il povero Perez, dopo la prima sessione, ha accusato dolori e giramenti di testa. I medici Fia gli avevano dato l'ok per correre, ma non è servito. E la Sauber ha ripescato - dalla McLaren - il suo ex Pedro De la Rosa.