La tendenza, per tutti, è quella di
rimandare. La
Red Bull non vuole annunciare
Daniel Ricciardo, la
Ferrari prende tempo fino a fine settembre,
Kimi Raikkonen svicola:
«Non avrò niente da dire finché non sarò sicuro al 100 per cento». L’unica che si smarca da questo gioco è la
McLaren. Che non ha ancora confermato l’opzione su
Jenson Button, ma è intenzionata a farlo:
«Non credo proprio - dice il team principal
Whitmarsh -
che Kimi guiderà per noi. Vogliamo tenerci Jenson e Sergio Perez». Del resto anche lo stesso
Button da un lato fa sapere di essere sul mercato, ma dall'altro che starebbe bene dov'è ora...
Sull’altro fronte,
Raikkonen è deluso dal trattamento economico riservatogli dalla
Lotus e non fa mistero di essere stato pagato irregolarmente. Conferma anche la “rottura” delle trattative con
Red Bull:
«Non li sentiamo da un pezzo e non è un bel segno», ma nega di avere in tasca un contratto già firmato.
Christian Horner, invece, continua a includere il finlandese nelle opzioni della
Red Bull. Mentre
Helmut Marko dice:
«Sceglieremo il pilota che a medio termine ci dà più garanzie». Potenzialmente, un giovane come
Ricciardo, che possa “traghettare” il team almeno fino alla scadenza del contratto di
Vettel nel 2015.
L’impressione è che tutto sia legato come in un domino e qualcosa si sia inceppato. Probabilmente è proprio
Raikkonen, con le sue indecisioni, a bloccare gli annunci ufficiali. Ma proprio
Horner ha lanciato il sasso nello stagno dichiarando alla BBC:
«Kimi ha una grossa possibilità di andare in Ferrari». Mentre
Maranello continua a trattare con
Nico Hulkenberg e dalla
Sauber arrivano conferme che l’anno prossimo
Sergey Sirotkin potrebbe correre da titolare. Al posto del tedesco.
Alberto Antonini