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La conferma di Hulkenberg

Non è stato un fuoco di paglia, per nulla. Il bel risultato di Nico Hulkenberg in qualifica a Monza non era casuale, del resto aveva ottenuto ottimi crono non solo in Q3, ma anche in Q2: e se è vero che due indizi fanno una prova… Così anche nella gara domenicale il tedesco non è stato da meno del connazionale che ha vinto, anzi, ha messo in pista molta grinta ma senza arrivare mai a guidare "sopra le righe". Lo si è visto in partenza quando stava quasi ripassando Alonso all'esterno, ma ha sacrificato tutto per non rischiare con Webber, e lo si è visto in numerosi altri episodi e soprattutto nella lotta con un riconosciuto mastino - ogni riferimento a Roscoe è puramente… involuto - come Hamilton. Difendendosi come poteva ma senza esagerare, quando non era più realisticamente possibile mantenere la posizione, e anzi stava solo perdendo tempo. Ottenendo così un meritatissimo e assolutamente non disprezzabile 5° posto finale, peraltro ben davanti (4 posti) ad Hamilton, di poco a Rosberg e a ridosso di Massa. È giusto il caso di ricordare che stava guidando una Sauber, per quanto motorizzata Ferrari (questo fa capire perché dalla Scuderia ci tengano a sottolinearlo). Un risultato notevolissimo per la squadra, ma soprattutto una condotta di gara che sancisce una volta di più non solo le doti di guida pura, ma anche la maturità raggiunta da Hulkenberg. Che viene confermata dalle sue dichiarazioni dopogara: «È un grande risultato per noi e ancora una buona prestazione della squadra, come ieri. Anche se siamo partiti dal terzo posto, è sempre stato chiaro che non era realistico competere con Ferrari e Red Bull. Ho perso due posti durante la partenza, ma il ritmo era buono, e alla fine sono di nuovo risalito. Ho potuto mantenere la Mercedes dietro di me, anche se Nico mi è stato tutto il tempo nel collo, e non mi è stato lasciato alcun margine di errore. È bello essere finalmente in zona punti di nuovo, e spero che possiamo mantenere questo slancio nella prossima gara». Maurizio Voltini