Dopo quasi
due anni di attesa, arriva finalmente dalla
Fia l'annuncio del
rinnovo del Patto della Concordia, la "carta" che governa la
F.1. È stato
rinnovato fino al 2020. Il Patto della Concordia è il complicatissimo contratto che regola i rapporti economici fra promoter della F1 (Ecclestone), Federazione e squadre, in esso sono scritti obblighi e doveri delle parti in causa e anche la maniera in cui vengono spartiti tra tutti costoro gli introiti milionari dei gran premi.
Preannunciato più volte, il rinnovo arriva solo ora perché sino all'ultimo ci sono stati punti di non facile definizione. Come la cifra che spetterà alla
Federazione, di fatto per continuare a mantenere la dicitura di campionato del mondo Fia F1. Soldi di cui la Federazione ha assolutamente necessità per continuare a mantenersi operativa.
Probabilmente, come richiesto da molte squadre, all'interno del Patto della Concordia sono state inserite anche clausolee che prevedono il
"dopo Ecclestone". Chiaramente non si tratta di definire il nome di chi prenderà il suo posto, ma come il processo valutativo e di selezione sarà portato avanti. I team infatti non volevano che la scelta ricadesse solo sulla resposnabilità della CVC, con il rischio di ritrovarsi un burocrate o un uomo di affari lontano dalle problematiche della F.1.
Altro punti interessano il rinnovo, già discusso in precedenza, dei
bonus economici ai team, a cui ora andrebbe oltre il
60% del totale degli introiti che provengono da sponsorizzazioni e diritti televisivi (fino ad adesso la "fetta" spettante alle squadre era inferiore). Come conseguenza del rinnovo del Patto della Concordia, presto anche la
Pirelli dovrebbe annunciare il
rinnovo della fornitura dei peumatici in regime di monopolio, per un periodo di altri 3 anni.
Il rinnovo del Patto della Concordia è per
Jean Todt il migliore degli spot elettorali in vista delle prossime elezioni presidenziali di dicembre.
«La Fia è orgogliosa - dice Todt -
per questo rinnovo che rinnova la definizione di governance della F.1. La Fia guarda guarda con entusiasmo al continuamento del suo storico ruolo per garantire la sicurezza e il regolamento tecnico ancora per molti anni a venire». Lapidario
Bernie Ecclestone:
«Sono contento che la definizione di questo accordo sia finalmente arrivato a conclusione».
c.m.m.