La
Ferrari F14T ha un
muso diverso dalle altre: è la prima, confortante notizia al momento della
presentazione. Non c’è una vera proboscide, ma piuttosto un
naso “a papera” che scende verso il basso, con una piccola apertura. Quindi il soprannome potrebbe diventare “
ornitorinco”, restando nello zoo della F.1.
A parte questo aspetto molto evidente, la
60ª monoposto F1 della Ferrari presenta altre differenze meno visibili. Per esempio la sospensione anteriore resta
pull-rod, sebbene il sistema sia più basso rispetto alla F138, mentre l'
ala posteriore risente anch'essa delle novità regolamentari, specie per quanto riguarda la rimozione del profilo inferiore. Questo faceva anche da supporto e quindi ora c'è in sua vece un doppio pilone centrale. Sensibilmente modificata anche l'
ala anteriore, perché la larghezza diminuita ha variato il modo di sfruttare i flussi: ora infatti le ruote anteriori sono molto meno "coperte" dal profilo alare. Mentre le
fiancate appaiono più rastremate nal raccordarsi con la parte posteriore della carrozzeria.
Per quanto riguarda le
strutture meno visibili, molto studio è stato dedicato al
sistema di raffreddamento, e se i radiatori di olio e acqua motore sono sensibilmente più piccoli, ora vi sono pure l'intercooler e i sistemi per raffreddare le componenti elettriche. Dato che migliorare lo smaltimento di calore ha effetto negativo sull'aerodinamica, si è cercato un compromesso fra le due esigenze e in questo essere costruttori sia del motore che della scocca è stato probabilmente un vantaggio per la
Ferrari.
Per quanto riguarda l'
impianto frenante, in stretta collaborazione con la
Brembo si è agito per incrementare la potenza sul lato anteriore e si sta ancora lavorando per ridurre le dimensioni di pinze e dischi posteriori. Infatti l'ERS assicura già un notevole effetto di rallentamento, oltretutto gestibile tramite il cosiddetto sistema "
brake-by-wire" che ne ottimizza la modulazione. È infine assodato che la maggior complessità generale abbia influito sul peso, lasciando minori margini per la zavorra che non serviva solo a raggiungere il peso minimo (691 kg) ma anche a variarne la disposizione, aiutando lo sviluppo e la ricerca del bilanciamento.
Scheda tecnica Ferrari F14T
Telaio in materiale composito a nido d’ape con fibra di carbonio
Cambio longitudinale Ferrari a 8 rapporti (+RM)
Differenziale autobloccante a controllo idraulico
Comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico con cambiata veloce
Freni a disco autoventilanti in carbonio Brembo (ant. e post.) e sistema di controllo elettronico sui freni posteriori
Sospensioni indipendenti a tirante e molla di torsione anteriore/posteriore
Peso con acqua, olio e pilota……………691 kg
Ruote OZ (anteriori e posteriori)………13"
MOTORE
Cilindrata: 1600 cc
Giri massimi: 15.000
Sovralimentazione: turbo singolo
Portata benzina: 100 kg/hr max
Quantità benzina: 100 kg
Configurazione: V6 90°
Nr. cilindri: 6
Alesaggio: 80 mm
Corsa: 53 mm
Valvole: 4 per cilindro
Iniezione: 500 bar – direct
Unità per pilota: 5 all'anno
SISTEMA ERS
Energia batteria (a giro): 4 Mj
Potenza MGU-K: 120 kW
Giri max MGU-K: 50.000 rpm
Giri max MGU-H: 125.000 rpm