Per una volta,
Fernando Alonso non nasconde il volto dietro agli occhiali scuri e si permette di sorridere alla fine del suo turno di
prove in Bahrain.
«Sono contento del lavoro fatto dai tecnici, c’è stata una buona preparazione in inverno. Già a Jerez avevo girato abbastanza, qui ho fatto circa 160 giri in due giorni. Capiamo sempre meglio i sistemi e la vettura, ma non la “conosciamo” ancora del tutto, con tutti gli strumenti che ti mette a disposizione, tutte le cose da sfruttare».
La
Ferrari non ha usato pneumatici a
mescola super-soft come
Force India e
McLaren, davanti nella lista dei tempi. Ogni team ha otto treni di gomme (su 30 totali) che può scegliere a piacimento, ma le ultramorbide la
Rossa non le considera ancora.
«Non abbiamo bisogno di spingere a fondo. Ma quando c’è poco vento, o quando si hanno le gomme “giuste”, si può provare a cambiare qualcosa sull’elettronica. A volte lo facciamo di proposito, a volte succede e basta...».
Il pensiero di avere un
vantaggio tecnico su una Red Bull in palese difficoltà neanche lo sfiora:
«Credo che già prima dell’Australia tutti avranno superato i problemi. Che i team Mercedes saranno forti, ma che la Red Bull sarà lì. E anche noi della Ferrari».
Alberto Antonini