Dall'inviato di Autosprint a Sakhir (Bahrain) -
Cesare Maria Mannucci
Primo giorno dell’ultima sessione di
prove che precede il
Gp di Australia, e sulla pista di
Sakhir ancora
ai vertici il motore Mercedes, con due piloti nelle prime posizioni.
Checo Perez con la
Force India ottiene il tempo più veloce della giornata in
1’35”290 facendo ricorso alle
gomme super soft, comunque molto lontano dal tempo di
1’33”283 ottenuto da
Rosberg nei test della scorsa settimana.
Il pilota messicano in totale percorre 105 giri e precede
Valtteri Bottas, che ancora una volta si dimostra il pilota che percorre la maggiore distanza, ossia 128 tornate, dimostrando ancora una volta che il
propulsore Mercedes al momento sembra l’unico in grado di raggiungere la rotazione massima consentita, ma soprattuto di avere ormai armonizzato al meglio il problema di un software scritto e prodotto a più mani, che al momento invece rimane il principale problema dei
motori Renault.
Terzo tempo scaturito nelle fasi finali per
Kimi Raikkonen, dopo la mattinata tutta trascorsa ai box con
problemi di natura elettro-meccanica.
Raikkonen ottiene il suo giro più veloce in
1’36”432, a 1”142 dal migliore tempo di
Perez. La giornata del ferrarista però finisce anzitempo per un problema che lo costringe a fermarsi lungo il circuito a pochi minuti dal termine della sessione. La
Ferrari però è ancora alla ricerca di ottimizzare la
funzionalità del recupero di energia correlato con il turbo, il cui dispositivo di applicazione della potenza recuperata alle ruote motrici, sembra risultare ancora molto complessa a causa delle elevate temperature funzionali, che si ripercuotono anche sull’efficienza delle batterie.
Sulla
Ferrari si sono viste piccole
modifiche di carattere aerodinamico ai flap anteriori e allo scivolo posteriore, ma cose di piccolo conto. Lontane per il momento dalle corpose novità tecniche annunciate dal
d.t. Allison alla vigilia. L’obiettivo della
Ferrari resta quello - durante i 4 giorni di test - di percorrere almeno una volta la distanza consecutiva di un Gran Premio. Traguardo che, data l’affidabilità complessiva globale, appare alla portata del
Cavallino.
Ancora
problemi alla Red Bull, soprattuto con la
temperature delle batterie.
Ricciardo non va oltre il 7° tempo, distaccato di 2”618 da Perez, e con soli 39 giri percorsi. In termini di distanza coperta, solo
Maldonado e
Kobayashi hanno fatto peggio di lui. Guarda caso entrambi con il
motore Renault.
Domani le prove continuano e sulla
Ferrari salirà
Alonso,
Hamilton sostituirà Rosberg sulla McLaren mentre la
Red Bull farà continuare ancora
Ricciardo.