dal nostro inviato a Melbourne (Australia): Alberto Antonini
È sicuramente incoraggiante, per i ferraristi, vedere
Alonso in cima alla lista dei tempi, nella sessione che invece segna una “sconfitta” per il team favorito, la
Mercedes GP. Al box della Rossa il sentimento prevalente era la sorpresa. Neanche loro si aspettavano una sessione così buona, con Fernando in grado di fare il ritmo da subito, inanellando 20 giri senza grossi problemi. Decisamente più in difficoltà
Raikkonen, ancora in cerca dell’assetto ottimale.
Si può ipotizzare che uno dei punti di forza della
F14 T, su una pista tutta accelerazioni e frenate, sia proprio nel sistema brake-by-wire messo a punto meglio e prima di tanti avversari. Notevole comunque il
controllo di Fernando in uscita di curva, dove l’eccesso di coppia aveva creato non pochi problemi nei test.
La
Mercedes ha vissuto invece un guaio “annunciato”. L’unità motrice di
Hamilton era stata cambiata prima delle prove, per problemi ai sistemi ausiliari. Qualcosa evidentemente non andava, forse nel circuito di lubrificazione, perché già al primo giro si è visto fumo nell’abitacolo e Lewis ha abbandonato la vettura. Il guasto ha costretto a tenere d’occhio anche la monoposto di
Rosberg, rimasto alla fine a oltre 7 decimi da Alonso.
Sorprende - ma in positivo - la
McLaren, seconda con
Button nonostante Jenson lamentasse problemi di guidabilità. Si conferma invece valida la
Williams, unica squadra ad avere i due piloti ravvicinati nei tempi, con
Bottas davanti a
Massa di 28 millesimi (terzo e quarto rispettivamente).
I problemi della
Red Bull - che ha stupito con la telecamera anteriore montata all’interno del muso per non disturbare l’aerodinamica - sono quelli della vigilia, ma meno drammatici.
Ricciardo ha girato con regolarità rimanendo però a 0”759 dal miglior tempo.
Vettel è settimo, ma ha avuto una sessione più tormentata. Fra i team
Renault, però, i guai peggiori li ha avuto la
Lotus: Maldonado senza tempo, anche lui con fumo nell’abitacolo, Grosjean neanche mai in pista.
Fanno
poco rumore queste F.1, tranne che in scalata, quando il
turbo e la meccanica sibilano in modo evidente. Non fanno “rumore” neanche le gomme: nessun problema sui battistrada
Pirelli, per lo meno con le mescole più dure. Ma per il momento siamo ancora
a 4,6 secondi dal miglior crono dell'anno scorso in questa fase, il 1'27"211 di Vettel.