Dal nostro inviato a Sepang (Malesia): Alberto Antonini
Trentacinque millesimi di secondo sono un’inezia, su un circuito di 5,4 chilometri. È il distacco che separa
Raikkonen da
Rosberg, ancora una volta il più veloce, ed è un distacco abbastanza “genuino”, in condizioni di giro veloce. Del resto, quando un team deve recuperare, i suoi
progressi sono generalmente più veloci rispetto a quelli di chi sta davanti. E la
Ferrari, indubbiamente,
ha recuperato. Lo dicono a bassa voce gli uomini di
Maranello, pur con tutta la prudenza accademica del venerdì.
Nuova benzina,
nuove strategie,
nuovo sterzo. Si riassume così il progresso fatto dalla
F14 T nei giorni fra l’Australia e Sepang. La
benzina della Shell è un po’ più “aggressiva”, studiata per avere un
miglior rendimento di combustione, che si traduce anche in maggior efficienza. Lo
sterzo è quello di
Kimi, sempre molto sensibile alle regolazioni dell’avantreno (ricordate quanto si è lamentato l’anno scorso di quello della Lotus?).
In squadra si è lavorato per
perfezionare la precisione di sterzata, visto che
Iceman è uomo dalle correzioni millmetriche. Diverso infatti il suo approccio alla curva rispetto a quello di
Alonso:
Raikkonen va in corda più presto, e in uscita deve allargare. Non sarà il massimo per la simulazione di gara (e infatti qualche problema l’ha avuto, rispetto a
Fernando), ma per il giro veloce conta parecchio.
Le
strategie sono, in pratica, le
mappature elettroniche. È vero che il software è “congelato” nei suoi punti fondamentali, ma all’interno dei
limiti fissati dalla Fia, ci si può muovere abbastanza. La
Ferrari per il momento ha fatto un buon lavoro, ma restano i
problemi di velocità di punta (dovuti a un
deficit di potenza rispetto a Mercedes) e soprattutto resta la minaccia della
Red Bull, vicinissima con
Vettel.
Quanto alla
Mercedes, neppure la
W05 è perfetta.
Hamilton ha lamentato
problemi di bilanciamento nei suoi “long run” con più benzina. Ma resta l’impressione che abbia una riserva di prestazioni che può far comodo in gara. Per la qualifica, grande incognita è a pioggia: per sabato le previsioni danno l’80 per cento di possibilità di temporali. Sarà una lotteria. Domenica, invece, il Gp si potrebbe correre sull’asciutto.