dal nostro inviato a Sakhir (Bahrain): Alberto Antonini
Vedere le
Mercedes in vetta alla classifica non fa più notizia, Il distacco inflitto da
Hamilton e Rosberg - nell’ordine - ad
Alonso, il primo degli “altri”, è di oltre un secondo per Lewis, di 0”670 per Nico. Sarebbe già bello immaginare
una Ferrari da seconda fila in qualifica, ma su una pista che
premia l’efficienza nei consumi e la trazione, il fattore da tenere d’occhio è il
passo gara. E se
Rosberg riesce, in questa fase, a segnare un 1’38”570 che fa paura, chi impressiona veramente è
Hulkenberg con la
Force India.
Velocissima in rettilineo (327 km/h) con
Perez, nelle mani di “
Hulk” la Vjm08 vola in simulazione, con una sequenza di sette giri cronometrati iniziata con 1’39”530 e proseguita sul piede dell’1’40”. Secondo
Sebastien Buemi, collaudatore Red Bull, la differenza nei carichi di benzina può ammontare al massimo a sei-sette decimi, ma il distacco, ad esempio, su
Alonso, è molto maggiore. Con le stesse gomme “soft” Fernando rimane mediamente un secondo più lento, pur se su una sequenza più lunga, tredici giri. In termini di giro veloce invece c’è una
battaglia serrata dietro le Mercedes, con ben dodici vetture nello spazio di un secondo.
La
Red Bull soffre i rettilinei,
Vettel soffre Ricciardo (e chiede subito di vedere la sua telemetria). Il campione del mondo evita i confronti:
“Dobbiamo solo pensare a noi stessi, non agli avversari. Ci sono molte cose da imparare su assetti e carichi”. Sorprende che nella super-organizzata
Red Bull si arrivi, durante le prove, a segare via ai box una sezione del profilo dell’ala posteriore. Roba da anni Novanta.
Evidente la
superiorità dei motori Mercedes, al punto che la
Williams si permette di uscire in pista molto tardi, quando l’asfalto si è ormai raffreddato del tutto. In positivo, rispetto alle attese, c’è la
McLaren, ma al sesto posto di
Button sui giri “da qualifica” non corrisponde un ritmo altrettanto buono sul passo gara, dove la
Ferrari sembra davanti. Solo con
Alonso, però, perché
Raikkonen continua a lamentare
problemi con la frenata, l’altro grande tema tecnico qui a Sakhir. Proprio un sospetto guasto ai freni provoca un clamoroso testacoda della
Marussia di Bianchi. In gara bisognerà stare attenti.