Dal nostro inviato a Shanghai (Cina): Alberto Antonini
Che è successo alla
Ferrari? La
F14 T sembra trasformata rispetto a due settimane fa in Bahrain e il merito non può certo essere dell’avvicendamento al vertice, con
Mattiacci al posto di
Stefano Domenicali. Né delle modifiche provate a Sakhir dopo la gara (prese freni differenti, sfogo d’aria attraverso il mozzo, mappature motore) e messe subito in macchina. È chiaro che passare da una pista tutta rettilinei e frenate a una con un settore guidato e veloce esalta quello che c’è di buono nella Rossa di oggi. Ma Alonso, per la prima volta quest’anno in testa a una sessione, non si fa troppe illusioni.
“Tutti i venerdì sono simili, è una giornata in cui occorre soprattutto provare le gomme per adattarsi alla pista, e in questo senso forse oggi è stato meno utile del normale perché le previsioni per domani annunciano pioggia. Qui abbiamo portato qualche piccola novità, pezzi già messi alla prova durante i test in Bahrain, tutto ha funzionato e questa è una buona notizia. A prescindere dalla prestazione degli altri sono contento per il lavoro che abbiamo fatto”.
Il problema che ha tenuto
Raikkonen ai box - non spiegato ufficialmente - viene fatto risalire a un guasto alla servoguida, che ha costretto i meccanici a smontare tutto il cablaggio non solo nella scatola, ma anche dietro.
“Il pomeriggio - spiega il
dt Pat Fry -
è stato più normale e con entrambe le vetture abbiamo lavorato sul bilanciamento e sull’erogazione della potenza. Anche se stiamo facendo progressi su tutti i fronti, sappiamo bene che al venerdì difficilmente emergono quelli che sono i reali valori in campo. Le basse temperature oggi hanno influenzato il rendimento degli pneumatici e anche se per domani mi aspetto un asfalto in condizioni migliori, la pioggia attesa per le qualifiche potrebbe far diventare il turno una vera lotteria”. È chiaro che l’asfalto più freddo ha creato problemi di graining - la formazione di trucioli di gomma sul battistrada - di cui la
Ferrari ha risentito meno degli altri.
Al contrario delle
Rosse degli ultimi anni, la
F14 T non aveva difficoltà a portare subito le gomme in temperatura.