Dal nostro inviato a Shanghai (Cina): Alberto Antonini
Quanto nasconde ancora la
Mercedes? È normale che le
W05, al venerdì, girino con più benzina delle altre. Ma un distacco di “soli”
141 millesimi fra Hamilton e Alonso (che era stato il più veloce nella P1) sembra quasi troppo poco.
La
Mercedes ha perso il suo vantaggio stellare? No, è ancora la macchina da battere. Ma diversi fattori concorrono a renderla più “terrestre”.
Primo, la natura della pista, che induce al
sottosterzo. A differenza di altri circuiti più “da trazione” come Melbourne e Sakhir. Tanto è vero che
Rosberg dichiara:
“Di solito soffriamo l’usura delle gomme posteriori. Stavolta abbiamo avuto problemi con le anteriori”. Poi, le basse temperature che inducono il graining. Infine, per
Hamilton, un
problema alla sospensione posteriore nella prima sessione.
Per questo
Lewis ha detto, nonostante il miglior tempo:
“No, non sono soddisfatto del bilanciamento. Questo circuito è sempre stato duro con le gomme e altre squadre hanno fatto progressi”.
Nonostante questo, a parte il miglior tempo nella P2, la
Mercedes è stata ancora una volta velocissima in rettilineo, con ben
331 Kmh. Ma stranamente la
Ferrari (
327 con Alonso) è vicina, sulla pista che diede alla Stella la sua prima vittoria in F.1 con
Rosberg, due anni fa.