Per una volta che il collegio degli ufficiali di gara
non è intervenuto a sproposito, con decisioni che hanno rovinato la gara di piloti incolpevoli (o quasi) come successo in altre occasioni,
sono invece gli appassionati a polemizzare su un episodio accaduto al GP della Cina. Ci riferiamo al
contatto in partenza fra Felipe Massa e Fernando Alonso, un urto anche piuttosto duro che ha fatto sollevare un po’ la Williams e spostato la Ferrari. Fortunatamente per tutti, tuttavia, non si è avuta
alcuna conseguenza, né sull’immediato né in termini di rotture meccaniche, e così la gara di entrambi è proseguita senza problemi (quelli di
Massa sono arrivati più tardi al pit-stop, ma di altro genere).
Le “accuse”, stando a quanto ci è stato scritto ma anche a ciò che abbiamo visto, letto e sentito in giro, sono ripartite in modo abbastanza equanime: da chi cioè
dà la colpa ad Alonso per aver scartato a sinistra, a chi invece
biasima Massa per essersi infilato dove non c’era spazio. Cerchiamo allora di analizzare con più calma, a freddo, come si è svolto l’episodio e vediamo
quali responsabilità possono eventualmente essere individuate. Aiutandoci anche
con le foto in basso, che mostrano i momenti immediatamente precedenti al “fattaccio”, con le posizioni effettive dei piloti in pista.
Partiamo dal punto di vista di
Alonso. Lo spagnolo partiva sul lato sinistro della pista, ed effettivamente
ha “piegato” verso destra, anche per seguire
Vettel (che, per inciso, si è spostato ancor più a destra di lui). Come si è potuto chiaramente vedere dal camera-car di
Alonso (cioè dalla telecamera a bordo della Ferrari) tuttavia lo spagnolo
ha tenuto una linea piuttosto costante, senza cioè nessuno scarto improvviso, e con
spazio libero alla sua destra. Finché da dietro, più veloce,
è arrivato Massa che ha incocciato nella ruota anteriore. Tuttavia
Alonso in quel momento era
al centro della pista, e non ha dunque “tagliato” significativamente; inoltre il brasiliano è entrato nel campo visivo proprio all’ultimo e da un’angolazione per cui nemmeno guardare negli specchietti (ammesso che al via di una gara di F1 si riesca a farlo) sarebbe servito a qualcosa. Insomma, sembra improprio addirittura parlare di “manovra” a carico di
Alonso e dunque non si riesce a cogliere alcuna particolare responsabilità da parte sua.
Colpa di Massa, dunque? Vediamo cosa ha fatto lui: intanto
è partito benissimo, unico di quelli dal lato destro della pista, dimostrandosi una volta di più un ottimo scattista. Detto questo, proprio per la sua partenza fulminea ha dapprima scartato sulla destra
Rosberg (partito invece decisamente male) poi si è trovato davanti
Ricciardo che stava chiudendo lo spazio fra sé e il muretto. Allora
ha deviato sulla sinistra, infilandosi nello spazio
fra Ricciardo e Alonso, in quel momento ancora piuttosto ampio. Solo che poi l’australiano ha cominciato a deviare verso sinistra, anche per prepararsi ad affrontare la staccata che si avvicinava. Nulla di esagerato, ma unitamente ad
Alonso che convergeva, ciò è stato sufficiente a
chiudere lo spazio a Massa, arrivando così alla toccata fra le ruote.
Quali colpe si potrebbero dare al brasiliano, dunque? Di essersi infilato dove non c’era spazio? In realtà
lo spazio c’era, e gli è stato tolto solo in un secondo momento e quando ormai
era alla pari (tanto che l’urto è stato ruota-contro-ruota). Di Alonso abbiamo detto, e peraltro nemmeno Ricciardo ha poi scartato in modo esagerato: solo che ad un certo punto
Massa non aveva dove andare, “imbottigliato” fra Ricciardo, Alonso e pure Vettel davanti. Col senno di poi avrebbe probabilmente
dovuto frenare, ma a parte che forse in quel momento stava tenendo d’occhio
Ricciardo e che tutto si è comunque svolto in frazioni di secondo, se non aveva il “diritto” di essere lì, allora non ce l’avevano neppure i due a fianco di convergere, no?
Insomma, alla fine non si riesce a trovare particolari responsabilità in
nessuno dei piloti coinvolti. Rimarchiamo bene che non stiamo parlando di dare il 50% di colpa a ciascuno, ma proprio di assenza di colpe:
un normale e fortuito incidente di gara, quindi, determinato da una situazione sfortunata. La medesima conclusione l’hanno tratta gli
ufficiali di gara, che solitamente non perdono occasione per fare gli “interventisti” a prescindere se l’incidente abbia avuto conseguenze (basta che si tratti di un “
contatto evitabile”). Ma non solo: gli stessi piloti anche a fine gara hanno dichiarato che l’unica preoccupazione è stata quella di verificare che
le monoposto non avessero subìto danni, anziché lanciare accuse in giro. E ricordiamo bene come proprio
Massa fosse stato decisamente acido nei confronti di
Kobayashi per l’incidente al via in Australia, prima che si venisse a sapere che era stato determinato da un problema tecnico...
Maurizio Voltini