Singolare iniziativa voluta in Ferrari dal presidente
Montezemolo per sveltire il processo decisionale e operativo della squadra F1:
ridurre la burocrazia interna per rendere più celere la fase produttiva. Il nuovo input operativo, secondo Maranello
viene direttamente dal presidente. Ma sembra proprio
farina del sacco del nuovo capo del reparto corse Mattiacci, perché appare veramente una
decisione operativa tipica di un manager che vuole dettare nuove regole di lavoro.
Montezemolo riconosce la necessità di dare
“una marcia in più alle attività della Gestione Sportiva”. D’accordo, ma cone tradurre in pratica il proposito?
Per prima cosa verranno resi più immediati i processi decisionali per ottimizzare in tempo reale il lavoro e il percorso di sviluppo indirizzato dai tecnici a Maranello. Montezemolo ha chiesto un’immediata
revisione per snellire le procedure interne, eliminando le fasi intermedie e le
pratiche burocratiche al fine di garantire maggiore flessibilità e processi decisionali sempre più efficaci.
Evidentemente
a Maranello avvengono troppi passaggi fra la formulazione di un’idea e la realizzazione pratica di questa idea e il Presidente ha chiesto maggiore velocità. Questo deve essere un difetto tutto all’italiana, tanto è vero che già
qualche mese fa la Ferrari annunciò la singolare decisione di aver imposto un numero massimo di destinatari per le mail operative. Prima le mail venivano evidentemente mandate in copia a decine di tecnici, ingegneri, capi di settore e
probabilmente dal dire al... fare passava un sacco di tempo perché ognuno poteva o doveva dire la sua prima che la procedura operativa fosse avviata. Da un certo momento in poi è stato
stabilito che non più di tre persone potevano essere messe in c/c per affrettare i tempi decisionali. Evidentemente però un po’ di burocrazia è rimasta se adesso Montezemolo chiede un’ulteriore revisione per snbellire le procedure interne.
In parallelo, verrà posta in atto una semplificazione dell’organizzazione, con un
taglio del numero dei consulenti e inserimenti mirati per rinforzare alcune aree fondamentali per aggiungere prestazione alla F14 T che richiedono. Tra le righe si capisce abbastanza bene il
riferimento ai sistemi elettrici della power unit, punto debole della macchina. Evidentemente poi
un po’ di “lentezza” c’è anche sul fronte dei fornitori perché la Ferrari ha anche richiesto un
supporto maggiore alle ditte esterne nel tentativo di ridurre i tempi di reazione alle richieste che arrivano da Maranello, e limitare l’attesa per ogni singolo componente.