Adrian Newey torna a farsi sentire nei giorni del 20esimo anniversario della scomparsa di
Ayrton Senna. Lo fa dal sito tedesco di ‘auto motor und sport’, ricordando un test a Nogaro, proprio prima del tragico Gp di San Marino, in cui si era reso conto di un
difetto congenito della FW16, la monoposto del ‘94.
“Guardando Damon che girava” ricorda l’allora progettista Williams
“capii subito che le fiancate erano sbagliate. Troppo lunghe. In qesto modo, l’aerodinamica non funzionava, specialmente sui circuiti a fondo stradale sconnesso come Nogaro, o anche Imola”.
Qualche tempo dopo la tragedia, la
FW16 fu effettivamente
modificata nella carrozzeria. Ma prima, secondo
Newey, l’unica soluzione per assicurare un buon carico aerodinamico era quella di
adottare un assetto particolarmente rigido. Secondo Adrian, proprio la difficoltà di condurre una monoposto così regolata avrebbe portato all’
uscita di pista. Il tecnico inglese ha sempre confutato così l’ipotesi di rottura del piantone dello sterzo.
Un altro retroscena rivelato da
Newey riguarda invece
Roland Ratzenberger, scomparso il giorno prima di
Ayrton, 30 aprile. Secondo Adrian, la Simtek, la squadra di Roland, gli aveva chiesto aiuto rendendosi conto che il fissaggio dell’
ala anteriore (quattro bulloni) era troppo debole.
“Ma io - rivela
Newey -
non potei aiutarli, perché non conoscevo il progetto della vettura”.