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Pance troppo strette il male della Ferrari

Vi proponiamo questo articolo tratto da Autosprint in edicola domani che esamina il "male oscuro" della Ferrari dal punto di vista aerodinamico. C’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato nella Ferrari di quest’anno? Per una volta non parliamo di motore non all’altezza del Mercedes, ma di un altro problema, nelle dimensioni fondamentali. Proprio in questi giorni, il materiale della squadra arriva al Circuit di Catalunya a Montmelò. È una tappa importantissima, perché segna l’inizio della stagione “europea”. Per quattro mesi, esclusa la pausa estiva ad agosto, sarà possibile lavorare seriamente su telai e aerodinamica fra una gara e l’altra. Sul motore, lo sappiamo, è più difficile intervenire perché il deficit di cavalli della Ferrari sul Mercedes è dovuto soprattutto al turbo troppo piccolo che compromette il funzionamento del motore Mgu-H in funzione di generatore. Però è un’altra voce, proveniente da Maranello, che ci interessa. Quella secondo la quale la F14 T soffre di un difetto congenito nella progettazione. Per dirla in poche parole, è troppo stretta. Nella vista in pianta (che vedete nell'immagine principale) il raffronto con la F138 che l’aveva preceduta mostra un “dimagrimento” incredibile delle fiancate, forse appena più larghe alla bocca ma decisamente più snelle appena dietro. Tanto da mostrare una generosa porzione di fondo scocca. Lavorare sugli ingombri laterali, sulla larghezza delle fiancate, ha sempre uno scopo: più stretta e compatta è la carrozzeria, minore la resistenza aerodinamica. Eppure le “pance” da top model non funzionano. Perché mai? Per rispondere prendiamo un esempio: la Sauber dell’anno scorso. Nata supercompatta, si rompeva poco, ma andava piano. Proprio perché le fiancate ridotte non “lavoravano” a sufficienza nel generare carico aerodinamico…. (continua) L'articolo completo con gli approfondimenti lo trovate su Autosprint n.18 in edicola da martedi 6 maggio. Alberto Antonini