Nel weekend di
Barcellona non è passato inosservato il
confronto cronometrico tra Formula Uno e GP2. Ovviamente non parliamo dei top team del Circus F1, ma fa comunque impressione constatare che con i tempi ottenuti al termine delle qualifiche sia le
Caterham che le
Marussia non avrebbero avuto accesso alla
prima fila della griglia di partenza della
GP2. Il poleman della categoria cadetta,
Stephane Richelmi, ha ottenuto il crono di 1’29”293, limite che
Max Chilton (1’29”586) non è riuscito a raggiungere. Ancora più lontani
Jules Bianchi (1’30”177),
Marcus Ericsson (1’30”312) e
Kamui Kobayashi (1’30”375). Se il giapponese avesse preso parte alle
qualifiche GP2 non sarebbe andato
oltre la settima fila.
Sergio Perez ha commentato come “un po’ imbarazzante” il puro confronto cronometrico tra due categorie distanti anni luce per budget e tecnologia, ma è anche giusto ricordare che la
GP2 nel weekend spagnolo ha avuto a disposizione le gomme
Pirelli a mescola “soft”, mentre le coperture più morbide utilizzate dalla
Formula Uno sono state “medie”. A confronto, la differenza tra la
pole position 2013 di Rosberg (1’20”718) e quella registrata oggi da Hamilton (1’25”232) è stata di 4”514.
Roberto Chinchero