di Alberto Antonini
Sebastian Vettel si sdraia sul muretto, con i piedi appoggiati all’asfalto della corsia, la tuta aperta, e schiaccia un pisolino. Arriva il suo ingegnere,
Guillaume Rocquelin, e lo sveglia per iniziare i
test.
Scene di ordinaria routine a
Barcellona, dove oggi finalmente c’è il sole e una bella temperatura di 20 gradi.
Sebastian ha tardato a girare al mattino: il cambio danneggiato ieri con
Buemi doveva essere sostituito.
Poi, prima della pausa, ha segnato il sesto tempo con
1’29”027, lontano dal migliore di
Maldonado (
1’26”311) che precede la
Ferrari di
Raikkonen a
0”899.
Ma la vera notizia per Seb è che le analisi fatte in squadra hanno permesso di scoprire qual era il
problema delle prime gare:
il telaio era piegato. Adesso che è tornato alla scocca numero 01, portata brevemente ai test, si sente più tranquillo.
«Prima - rivela -
la macchina non mi “parlava”».
La sessione va avanti fino alle ore 18. Al mattino sono usciti di pista
Suzie Wolff e
Juncadella, mentre
Vergne si è fermato. La donna-pilota al momento ha l’ottavo tempo su 10: la
Caterham ha già impacchettato tutto per il danno di ieri alla scocca di
Kobayashi.