Tra
Fernando Alonso e lo stradale di
Montecarlo c’è un rapporto conflittuale. Ci ha vinto due volte, nel 2006 e 2007, con
Renault e
McLaren rispettivamente. Entrambe le volte è partito in
pole (negli anni in cui si poteva variare il carico di benzina a bordo). Per il resto, però, poca fortuna alla roulette. E soprattutto,
qualifiche non buone sulla pista che le premia di più. La sua posizione media in 11 edizioni è
5,8, in pratica la terza fila. Il distacco medio dalla pole di
0”827.
Attenzione, abbiamo detto undici partecipazioni e non dodici (dal 2001 saltando il 2002 quando era
tester) perché la statistica non tiene conto del 2010, quando sbattè nelle libere del sabato rovinando la scocca e dovette partire dal fondo. Altrimenti i dati sarebbero anche peggiori.
Gran combattente, quindi, in gara (a parte l’anno scorso, quando fu inspiegabilmente rinunciatario subendo
sorpassi umilianti), ma ben poco “samurai” al sabato pomeriggio. Una caratteristica che non promette bene, considerati i problemi attuali della Ferrari, specie sulla trazione in uscita di curva, che a
Monaco è la chiave per andare forte.