dal nostro inviato a Montreal (Canada): Alberto Antonini
Ci sarà
lotta in qualifica e in gara. Magari non per le prime due posizioni, perché la
Mercedes sembra ancora imprendibile specialmente sul passo gara. Dietro a
Hamilton e Rosberg, ancora una volta in quest’ordine, dietro a
Vettel che proprio nel finale del pomeriggio ha conquistato il podio virtuale dopo i problemi al cambio, c’è però la sorpresa di una
Ferrari rinvigorita, con
Raikkonen che dopo le difficoltà del mattino (perdita di potenza) riesce a portarsi davanti ad
Alonso che aveva dominato la sessione del mattino, quando la F14 T porta sempre meno benzina delle altre.
La
F14 T ha un cocktail di soluzioni aerodinamiche in gran parte già viste, dall’
ala posteriore di nuovo a montante sdoppiato a un
cofano sperimentale più snello, fino ai deflettori ad arco davanti alle prese d’aria e a esperimenti sul fondo. Difficile però che tutto questo valga più di 1 decimo e mezzo, mentre il
buon comportamento nelle chicane fa pensare che il lavoro sull’erogazione del motore abbia in parte risolto i problemi di trazione.
Vettel è stato davanti, è vero, ma solo nel finale, dopo avere avuto guai al cambio. E le
velocità massime della RB10 (che a differenza dell’anno scorso difficilmente potrà sfruttare il vantaggio della pole position...) rimangono piuttosto basse.
Nel passo gara, specie con le gomme più dure (soft a banda gialla) si è vista anche una grande
Williams, che consumando relativamente poco forse può evitare ai suoi piloti le pratiche di risparmio benzina a cui sono costretti gli altri in simulazione di gara.
Davanti, però, il
duo d’argento è ancora leader.
“Rispetto all’”altro” mi manca un decimo e mezzo”, ammette
Rosberg “che dovrò cercare nella notte... al computer”. La caccia è aperta, il sabato inizia con temperature previste molto elevate.