La
Mercedes Gp ha analizzato le cause della (finora) unica sconfitta in questo mondiale. A cedere, sulle due monoposto di
Hamilton e
Rosberg, è stato lo stesso elemento:
la centralina di controllo che comanda il motore cinetico Mgu-K, “erede” del Kers.
A causare il guasto le
temperature interne troppo elevate, che hanno letteralmente bruciato alcune componenti del circuito ad alta tensione.
Quando si guasta qualcosa nell’impianto elettrico, a volte si può effettuare un
“reset” della centralina. Ma in questo caso c’erano
danni fisici, all’hardware. Di conseguenza
il motore elettrico collegato con la trasmissione si è bloccato.
Per
Hamilton il guasto ha comportato
bloccaggi ai freni, perché lo
Mgu-K in funzione “recupero” di energia aiuta anche a frenare sull’asse posteriore: andato in crisi quello, tutta la frenata si è sbilanciata.
Rosberg, invece, è riuscito a proseguire arrivando secondo pur
con 164 cavalli in meno, quanti ne può erogare il motore elettrico cinetico!
Ma la causa del surriscaldamento è nell’aerodinamica. Il “pacchetto” per la pista a basso carico aerodinamico comporta modifiche - ala anteriore, prese freni - che alterano il flusso dell’aria e la fludidodinamica interna. Così come la
Ferrari aveva avuto problemi con il suo cofano “evo”, la
Mercedes li ha avuti con l’aerodinamica specifica per Montreal.
Con la differenza che avendo usato la soluzione in gara, ne ha pagato le conseguenze.
Il guasto è stato analizzato a Brixworth, sede dei motoristi
Mercedes, e dopo le prove al banco
la squadra è fiduciosa di avere preso le contromisure per il prossimo Gp Austria. A Zeltweg i motori sono messi a dura prova, ma si aspettano temperature più basse che in Canada, con 23 gradi previsti per domenica.