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Ferrari, turbo nuovo nel 2015?

La Ferrari è a caccia di altri fornitori per uscire dalla crisi. “Non voglio puntare il dito contro uno o l’altro settore, non sarebbe giusto”, dice il suo team principal Marco Mattiacci - “Ma è indubbio che sulla power unit la Mercedes ha lavorato meglio”. Molte voci, però, concordano sul fatto che Maranello abbia aperto un dialogo con i fornitori per cercare soluzioni alternative. La Ferrari ha i suoi partner storici, ma qualcosa dovrà cambiare. Se è chiaro che il motore ibrido è la fonte principale dei problemi, è altrettanto chiaro ormai che, all’interno di questa unità, la “responsabilità” principale va al gruppo turbocompressore. Alla base c’è un difetto di progettazione: in due parole, il turbo Ferrari è troppo piccolo. La pressione di sovralimentazione, quest’anno, è libera. Visto che la quantità di benzina è limitata, è inutile spingersi oltre i 4 bar. Ma il turbo della 059/3 non riesce a smaltire neanche la portata dei gas di scarico. Di conseguenza si creano onde di pressione in senso contrario. La Mercedes ha costruito invece una turbina più grande, pur consapevole che ci sarebbero stati altri problemi (per esempio, l’inerzia della palette, cioè la difficoltà a “muoverle” ai bassi regimi). Ma li ha brillantemente risolti e oggi riesce a usare la turbina come generatore di corrente per il motore Mgu-H che, a sua volta, trasmette energia allo Mgu-K colllegato alle ruote. Non è un caso che - si è visto dai dati di telemetria - in gara Hamilton e Rosberg consumino sempre meno benzina di Alonso e Raikkonen. Ma la Ferrari si è complicata la vita con un progetto che vede la turbina ricevere i gas in senso assiale, cioè “in faccia”. Gli altri, Mercedes ma anche Renault, hanno uno schema tangenziale, cioè i gas che soffiano direttamente sul bordo della turbina. Il fornitore del turbo Ferrari è l’americana Honeywell. Che ha proposto un modello diverso da tutti gli altri. Non si può dire se sia nato prima l’uovo o la gallina, cioè se le scelte progettistiche di Maranello abbiano condizionato il lavoro del fornitore. Ma la Ferrari potrebbe cambiare ditta. E visto che la Mercedes si fa i turbo in casa avendo rilevato la tecnologia IHI, una scelta potrebbe essere la stessa di Renault: cioè la APC austriaca, una branca della Pankl che Ferrari ha già usato come fornitore di bielle. Alberto Antonini