“Mi dispiace, Suzie, il danno è terminale”. Poche parole pronunciate dall’ingegnere nella penombra del box. Finisce così, senza neanche cominciare davvero, il sogno di
Suzie Stoddart Wolff. La Williams si è piantata dopo quattro giri per una perdita di pressione dell’olio motore.
Riportata ai box, si è accertato che non c’era niente da fare.
Così la prima partecipazione di una donna a una sessione ufficiale di Gran Premio,
22 anni dopo Giovanna Amati, si conclude con il penultimo tempo, a otto secondi da Rosberg e davanti solo a
Maldonado, che è stato fermato dal suo muretto anche prima di lei.
“È una delusione grande - commenta a caldo
Suzie -
avevo lavorato tanto per questo momento, mi sentivo pronta... Comunque avrò modo di rifarmi”.
Il piano è che la 32enne scozzese prenda parte anche alla sessione del venerdì di
Hockenheim, fra due settimane.
Suzie aveva girato, qui a Silverstone, l’anno scorso nelle prove post-Gran Premio. Poi era stata impegnata nei test di Barcellona, nel maggio scorso. Le sue non sono presenze sporadiche, il richiamo d’immagine è stato importante. Peccato che sia durato così poco.