“Menu magic position 1 please Lewis...” “I’ve never heard of that one!”. Ovvero, traducendo liberamente
“menu magico posizione 1, prego, Lewis...”
“Mai sentito nominare”. Siamo al 26esimo giro del
Gp Germania, quello del pit-stop di
Hamilton, e il suo ingegnere,
Peter Bonnington, lo avverte di
cambiare una regolazione sul volante. Lui risponde che non ne sa niente...
Non è la prima volta che per la
Mercedes si parla di
pulsanti magici. Era già successo tra Bahrain e Spagna. E oggi sappiamo che
esiste una mappatura motore in grado di dare molta più prestazione, a scapito dell’
affidabilità. Al punto che ai piloti era stato proibito di usarla, e il fatto che l’abbiano fatto - prima uno e poi l’altro - in gara, solo per
combattere fra loro vista la palese mancanza di avversari, è stato motivo di
polemiche nel retrobox.
Anche in Austria
Hamilton, dovendo rimontare dalla 9° posizione in qualifica, ha chiesto permesso di usare il
pulsante OT, ovvero overtaking, che
permette un surplus di potenza. Ma
la raffinatezza dei comandi Mercedes va oltre. E il
“magic one”, in realtà, è un pulsante che regola automaticamente diversi parametri di funzionamento.
“Se dicessimo esattamente cosa fa, non sarebbe più magico”, scherza
Paddy Lowe, il capo dei tecnici.
È abbastanza normale che
più funzioni vengano accorpate in un unico comando, per comodità, su un volante di F.1. Pensiamo alle mappature da pioggia, o da safety car. Quello che non è “normale” è che la
Mercedes abbia, rispetto a tutte le altre, una
riserva di potenza e rendimento che si può usare solo per pochi secondi, ma permette di
guadagnare di colpo due secondi al giro. Possibile che Hamilton non lo sapesse?