«Inaccettabile». Ha iniziato così le dichiarazioni post-Gran Premio il boss della Mercedes
Toto Wolff. Con un tono di voce ancora più basso del solito, e davanti ad un numero di giornalisti così elevato da affollare l’hospitality Mercedes, il manager austriaco
non ha usato mezzi termini per condannare la scorrettezza di Nico Rosberg e annunciare che nei prossimi giorni tra Stuttgart e Brackley
saranno varati dei provvedimenti.
«Ci siamo parlati tante volte con i nostri due piloti – ha iniziato
Wolff –
prima del via del campionato, ed anche durante la stagione, ed è sempre stato chiaro che non si doveva arrivare a scontrarsi in questo modo. Li abbiamo sempre lasciati liberi (Nico e Lewis)
di giocarsi le gare, ma senza danneggiare gli interessi della squadra. Ed invece siamo qui a commentare un incidente che non doveva accadere. Non può accadere tra due compagni di squadra nel corso del secondo giro di un Gran Premio, quando la gara ne dura 44 e si è al volante della migliore monoposto. Abbiamo perso una vittoria, anzi, una doppietta. Ed ora siamo al centro di un sacco di polemiche che coinvolgono i piloti e la squadra, ed è esattamente il punto che speravamo di non dover mai raggiungere».
Ovviamente sul banco degli imputati c’è
Nico Rosberg, e Wolff ha voluto tranquillizzare
Hamilton che saranno presi dei provvedimenti per quanto accaduto a Spa.
«Oggi abbiamo visto che uno “schiaffetto” sul polso non è sufficiente – ha precisato
Wolff –
se Lewis pensa che non accadrà nulla, non è consapevole delle decisioni che possiamo prendere».
Ma realisticamente
cosa cambierà in casa Mercedes?
«Non lo sappiamo ancora – ha proseguito
Wolff –
ma possono cambiare tante cose, e non voglio entrare nel dettaglio. Aspettiamo qualche giorno, poi ci incontreremo. Ordini di squadra? Sarebbe deludente per tutti noi dover ricorrere a questo, ma abbiamo assoluta necessità di riprendere in mano la situazione. A Spa la Mercedes ha perso molti punti, e non voglio correre il rischio di perdere un campionato perché siamo dei grandi appassionati di motorsport. Credetemi, non c’è solo il dispiacere di aver perso una gara, ma anche quello di aver visto rompersi delle regole di comportamento».
Roberto Chinchero