Quella di
Lawrence Stroll poteva essere un’operazione destinata a risolvere molti problemi (e su più fronti) sull’asse
Hinwil-Maranello. L’appassionato imprenditore canadese negli ultimi mesi ha valutato attentamente la
possibilità di rilevare il team Sauber F1, che da ormai due stagioni sta affrontando
difficoltà economiche sempre maggiori. Sembrava una trattativa avviata a buon fine, ed invece alla vigilia del
Gran Premio d’Italia tutto si è bloccato.
I benefici che avrebbe portato questa operazione sarebbero stati molti, ad iniziare dal
salvataggio di una squadra storica della Formula Uno.
Stroll ha poi rapporti molti stretti con la realtà
Ferrari. Oltre ad essere un grande appassionato di motorsport e a possedere una delle collezioni di Ferrari stradali più ambite al mondo,
Stroll è anche il padre di Lance, figlio quindicenne che fa parte del programma
Ferrari Driver Academy e che al momento
guida la classifica generale del campionato Italiano Formula 4. Facile immaginare che per
Maranello la
Sauber di
Lawrence Stroll sarebbe stata una realtà simile a quella della
Toro Rosso per la Red Bull, con una sinergia sia sul fronte tecnico che gestionale.
Ultimo, ma non meno importante, avrebbe risolto il problema dei giovani piloti del programma Ferrari Driver Academy, che a differenza dei “colleghi” del Red Bull Junior Team,
non hanno ora un percorso definito per l’esordio in Formula Uno.
Jules Bianchi è stato collocato per due stagioni in
Marussia, ma ora il francese (che ovviamente
sarebbe stato uno dei due piloti Sauber se fosse stata acquistata da Stroll) vede il 2015 come un grande punto interrogativo.
Roberto Chinchero