Massimi poteri al team principal Marco Mattiacci per la Formula Uno. Più di quanti ne avesse finora con
Montezemolo. E nessuna limitazione al budget:
“Spenderemo quello che serve”, è la frase chiave di
Marchionne.
È questa la scelta di
Marchionne che emerge da parole, frasi, atteggiamenti ed indiscrezioni del capo della Fiat raccolte in questi giorni fra Maranello e Torino. Chi scrive ha incontrato Marchionne anche il giorno
dopo le dimissioni di Montezemolo. In tutt’altro ambito, la presentazione alla stampa della nuova Jeep Renegade dove Marchionne da buon capo multi-brand ha voluto esser presente vista l’importanza e le ambizioni di questo modello Jeep per il mercato italiano.
Il discorso è fatalmente scivolato sull’
argomento Ferrari, sulla riorganizzazione del team e sul futuro dei piloti. Marchionne ha spiegato che sarà
Marco Mattiacci e non lui a trattare la vicenda del
rinnovo del contratto di Alonso con Maranello. Marchionne si farà tenere al corrente ma lascerà fare al capo della squadra corse. È un segnale importante, perché è un segno di
fiducia considerevole nei confronti di Mattiacci. Fino a ieri in
Ferrari una questione così delicata come il rinnovo del contratto di Alonso (anche per le forti implicazioni economiche), veniva trattata direttamente dal numero uno del cavallino, cioè da Montezemolo, non da Mattiacci che si era dedicato principalmente alla riorganizzazione interna della squadra lasciando il disegno delle strategie politiche e gli accordi coi piloti a
Montezemolo.
Marchionne però, vuoi perché ha mille altri impegni con la gestione del gruppo FCA, vuoi perché non ha quell’
esperienza diretta con il mondo del motorsport che aveva Montezemolo, ha deciso di
delegare molto più ampiamente a Mattiacci ogni questione sportiva.
Anzi, indiscrezioni da fonti molto vicine a Marchionne dicono che
il capo della FCA - che ricordiamo aveva scelto personalmente il manager romano per il ruolo di team principal lo scorso aprile - avesse chiesto esplicitamente a
Mattiacci un ruolo abbastanza defilato nei mesi scorsi, per non scontrarsi proprio con la
personalità di Montezemolo.
Ma finita l’era del super-presidente, ora
Marchionne ha invitato Mattiacci a esporsi più direttamente in prima fila. Dovrà
prendersi carico di tutti quei compiti anche di relazioni con l’ambiente F1 che finora Montezemolo per prestigio e personalità riservava a sé. L’impressione che si ricava da queste indiscrezioni però è che Marchionne di tempo da dedicare al mondo F1 se ne ritaglierà ben poco...
Alberto Sabbatini