dal nostro inviato a Marina Bay (Singapore): Alberto Antonini
C’è tensione in Ferrari, e chi lo nega nega l’evidenza. Eppure, da questa tensione, scaturisce una prestazione inaspettata di
Fernando Alonso e della F14 T. Primo nella sessione di apertura, secondo a 0”133 da
Hamilton nella seconda, ma soprattutto in grado di girare per due volte sotto l’1’53” nel corso di una
sequenza di undici giri cronometrati con le gomme super-soft.
Le
scelte Pirelli condizioneranno tutto il week end, perché la
differenza fra questa mescola e la soft è
abissale, nell’ordine dei due secondi e mezzo. Questo significa che tutti, probabilmente, dovranno usarla
in qualifica già dalla Q1. Quindi per la gara ci saranno a disposizione
solo treni usati. Tre soste sarebbero una scelta logica, perché questa gomma degrada rapidamente (almeno per ora, con pista ancora sporca). Però a
Singapore il traffico è un incubo, quindi sarebbe meglio optare per due stop. Alla fine, chi riesce a conservare meglio le sue “scarpe” con la banda rossa ha un
vantaggio di strategia non indifferente.
La
Ferrari (e non solo la Ferrari ) punta molto sul giro veloce di domani. L’edizione 2010,
vinta da Fernando con l’ultima pole di una rossa su pista asciutta, conferma quanto sia importante
qualificarsi bene. Quell’anno
Vettel era più veloce, ma non riuscì mai a passare. Oggi pole e gara sono un affare Mercedes, ma dietro c’è lotta. E su un circuito di pura trazione, la F14 T ha stupìto. Con Fernando, perché
Raikkonen, a parte il problema di un principio d’incendio all’anteriore destra (dovuto a una componente in carbonio del cestello freni) ha confermato che la pista di
Marina Bay proprio non gli va giù.
Però sappiamo ormai come va la storia: al venerdì i rossi girano con
meno benzina, e qui il peso del carburante conta, con tante frenate. Quindi niente sogni di
pole position, o di prima fila, ma una speranza concreta per un week end migliore degli altri.
La
Mercedes, finalmente con i rapporti del cambio accorciati, può perdere la prima fila solo per un errore dei suoi piloti, visto che le super-soft non concedono più di un giro “volante”. La
Red Bull è un punto interrogativo,
Ricciardo non è del tutto soddisfatto e
Vettel ha perso quasi tutta la seconda sessione per un guasto al V6. Per la
Ferrari è un’occasione d’oro per recuperare punti
contro la Williams. Per
Alonso, l’ennesima opportunità per dimostrare che è lui ad aiutare la squadra quando serve.