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Così il GP F1 degli Stati Uniti

Questo fine settimana del 2 novembre vede la disputa della 17esima prova del mondiale F1 2014, che si corre negli Stati Uniti e per la precisione ad Austin, in Texas. Il COTA (Circuit of the Americas) è la pista di 5.513 metri dove si disputa questa terzultima prova stagionale: un tracciato piuttosto mosso e vario, con rettilinei, sequenze di curve veloci ma anche forti staccate per certi tornanti, per un totale di 20 curve che presentano anche sensibili variazioni altimetriche. Così le unità motrici vengono sfruttate al massimo, non solo nel rettilineo di più di 1 km opposto a quello di partenza (dove si arriverà a circa 320 km/h) ma anche nelle forti accelerazioni in uscita di curva. Ciò potrebbe avere qualche ripercussione sull’affidabilità, dato che verso fine stagione i motori contingentati risultano ormai un po’ “stanchi”. Non si prevedono invece particolari problemi di consumo, nonostante l’impegno per i motori, dato che la possibilità di ricaricare l’impianto elettrico (ERS) nelle frenate, specie nel terzo settore, aiuta un po’ da questo punto di vista. In questo terzo appuntamento sul circuito texano, sul quale la F1 ha debuttato nel 2012, la Pirelli ha deciso di portare gomme più morbide che in precedenza (qui il servizio specifico): stavolta le mescole disponibili saranno quelle soft gialla e medium bianca (anziché medium e hard come nel passato). Dunque sarà decisivo per i piloti riuscire a gestire le gomme soprattutto dal punto di vista del degrado termico. Anche perché ci si aspettano condizioni climatiche piuttosto calde e sarà impossibile effettuare un solo pit-stop come nelle gare passate. Per quanto riguarda l’ala mobile (DRS) potrà essere utilizzata sia sul rettilineo della partenza, sia su quello opposto che si trova fra le curve 11 e 12: entrambi punti dove si può agevolmente superare in staccata. L’aerodinamica sarà del resto fondamentale anche qui, dovendo cercare un ottimo compromesso fra scorrevolezza in rettifilo ma anche appoggio nelle sequenze di curve, senza dimenticare la necessità di grip “meccanico” e motricità in quelle più lente. Infine, questi sono gli orari “italiani” delle varie fasi del Gran Premio, che ad Austin si disputerà con tempistiche “normali” ma per noi risulteranno serali per via del fuso orario. Sempre accompagnate dalla nostra cronaca diretta sul web e su twitter (@autosprintLIVE) per chi non potrà seguire la televisione o semplicemente vorrà qualche dettaglio in più, come quelli sulla variazione delle prime fasi di qualifica. venerdì 31 ottobre dalle 16.00 alle 17.30 = prima sessione prove libere dalle 20.00 alle 21.30 = seconda sessione prove libere sabato 1 novembre dalle 16.00 alle 17.00 = terza sessione prove libere dalle ore 19.00 = prove di qualificazione domenica 2 novembre dalle ore 21.00 = GP Usa (56 giri) Maurizio Voltini