Prendere gli attuali
motori V6, montarvi
due turbocompressori invece di uno,
eliminare la regola del flussometro e
sbarazzarsi dell’Ers e di tutte le componenti
ibride. È la “pazza idea” di
Helmut Marko, superconsigliere
Red Bull, per
limitare i costi:
“Così il prezzo dei motori arriverebbe al massimo a 8 milioni”, daice Marko. Dieci in meno degli attuali. E anche
Chris Horner accenna a
“un V6 semplificato” per risolvere la crisi.
La realtà è che sul fronte delle
power unit è battaglia aperta:
Mercedes ha chiuso a qualsiasi concessione riguardante la libertà di sviluppi nel corso della stagione 2015. Gli altri costruttori volevano poter spendere 13 “gettoni” in più dei 66 complessivi, ma per cambiare la regola serve l’unanimità. E Mercedes fa veto.
Per rappresaglia
Ferrari,
Renault e anche
Honda sono allineate nel volere sbloccare la normativa a partire dal 2016 e introdurre la totale libertà di sviluppo. Per farlo, a questo punto, servirà solo la maggioranza semplice: con tutti contro
Mercedes, è abbastanza facile da ottenere, a patto che sopravvivano almeno nove team.
Così, però, i costi saliranno alle stelle.
“Dobbiamo essere sensati”, implor
a Toto Wolff. Ma lo ascolteranno?
Alberto Antonini