Prima un'esitazione in partenza, poi il sistema ERS fuori uso: stavolta tutto è andato storto a
Rosberg, mentre
Hamilton si è avviato ad una vittoria meritata e incontrastata che gli ha dato il
secondo titolo mondiale in carriera. A movimentare un po' la parte finale della gara a
Yas Marina ci ha pensato un ottimo
Massa in gran rimonta, 2° a pochissimo e con
Bottas a completare un podio con entrambe le Williams.
Da sottolineare anche la gara di
Ricciardo, riuscito a risalire 4° dopo essere partito dalla pit-lane. Più staccato ma non meno meritevole
Button, 5° in quella che potrebbe essere l'ultima gara in F1 della sua carriera, in cui certo non sta demeritando tuttora. Ottima gara finale anche per il duo della Force India,
Hulkenberg e Perez, arrivati rispettivamente 6° e 7° grazie anche a una strategia che li ha visti partire con le gomme più dure. Per poco
Vettel non è riuscito a togliere la posizione finale a Perez, anche lui in rimonta per la squalifica di ieri delle Red Bull.
Infine 9° e 10° troviamo
Alonso e Raikkonen nell'ordine, autori di qualche sprazzo in corsa nei duelli diretti, ma alla fine una gara che non è certo quella si vorrebbe dalle
Ferrari. Un risultato che non permette ad Alonso di insidiare il 5° posto finale in campionato a Vettel, che si vede invece superare da Bottas 4° dietro a un Ricciardo. L'australiano conferma oggi un 3° posto finale che non era peraltro a rischio, dietro a Hamilton e Rosberg. Mentre la Ferrari si classifica quarta nel "Costruttori" dietro alla Williams incontrastabile e davanti alla McLaren.
Ma ora si volta pagina, il campionato 2014 è stato assegnato e si comincerà a pensare alla
stagione 2015, in questi tre mesi e mezzo d'attesa prima di
Melbourne. Magari giusto dopo i festeggiamenti, per chi se li può permettere...
La cronaca "live"
Tweet di @autosprintLIVE
Introduzione
Parte alle ore 14 italiane l’ultimo GP della stagione F1 2014, quello di
Abu Dhabi che assegnerà il titolo mondiale ancora in ballottaggio fra
Hamilton e Rosberg. Una gara particolare anche per via dell’assegnazione di un
punteggio doppio, ma basti sapere che in caso di vittoria
Rosberg conquisterebbe il campionato solo se
Hamilton non arrivasse secondo. Questo è lo scenario più probabile, pur se
altri casi non sono certo impossibili specie se vi fossero “distrazioni” fra i contendenti.
Per quanto riguarda la gara in sé, si corre per
55 giri del circuito di
Yas Marina, lungo 5.554 metri, di cui
abbiamo già spiegato le caratteristiche. Qui ricordiamo che sono previste due zone di attivazione dell’
ala mobile (DRS) negli allunghi opposti a quello di partenza: il rettifilo fra le curve 7 e 8, nonché quello un po’ meno rettilineo fra le curve 9 e 11.
In questa occasione la
Pirelli ha portato i pneumatici più morbidi della sua gamma F1, vale a dire quelli con mescola
supersoft a banda rossa e
soft a banda gialla. La strategia suggerita dalla Pirelli prevede
due soste, verso 8° e 31° giro, per sostituire le supersoft iniziali con due set di soft. È praticabile anche una tattica su tre cambi gomme, ma questa sarebbe più vulnerabile a situazioni sfavorevoli di traffico. E non bisogna dimenticare che qui i pit-stop fanno perdere molto tempo, per via della
lunghissima corsia box che prevede addirittura un sottopassaggio in uscita.
Il comportamento delle gomme supersoft rosse potrebbe tuttavia riservare delle
sorprese, magari dimostrandosi più durevoli di quanto preventivato una volta che la pista sia gommata a sufficienza. Dipenderà molto, però, anche dalle
temperature ambientali (ma potrebbero essere più alte del previsto) ricordando che si tratta di
una gara a cavallo del tramonto (si parte alle 17 locali) e quindi con variazioni notevoli fra inizio e fine. Saranno dunque
strategici i giri iniziali: la lunghezza del primo stint con le supersoft sarà determinante per stabilire la tattica successiva. Anche la gestione dei freni sarà delicata: i primi giri con il caldo e il pieno carico di benzina porteranno a temperature dei dischi sui 1000°C, con gran differenza rispetto ai giri conclusivi dove aver esagerato con le prese d’aria potrebbe portare ai problemi opposti.
Altro elemento che potrebbe condizionare la gara sono le
possibili sanzioni che i commissari hanno minacciato per chi
tagliasse le curve traendone beneficio. Ciò può avvenire in particolare aggirando gli apici delle curve 6, 9 e 12, dove tuttavia è facile arrivare lunghi nelle staccate appena prima. Ovviamente se un taglio - volontario o no - facesse guadagnare dei metri (o addirittura posizioni) sarà importante che il pilota
restituisca il vantaggio ottenuto; né potranno essere sfruttate eventuali situazioni favorevoli di DRS, in caso di taglio. Invece su eventuali larghi in uscita dalla curva 20, gli ufficiali di gara si sono dimostrati finora più permissivi, anche se non si dovrà esagerare nel superare la riga di bordo pista.
Per quanto riguarda le
penalità, ricordiamo quelle date a
Grosjean e alle
Red Bull: il francese è stato condannato a partire in fondo e a un drive-through in gara per via del montaggio di seste componenti alla power unit (motore, turbo e Mgu-H). Mentre
Ricciardo e Vettel partiranno ultimi (dietro anche a Grosjean) perché i flap anteriori delle loro RB10 sono stati trovati
irregolari alle verifiche tecniche. Al momento attendiamo di sapere se decideranno di partire dalla pit-lane effettuando modifiche alle monoposto.
Parlando di
schieramento, ovviamente è più importante il lato opposto, quello che vede in prima fila
Rosberg dalla pole e
Hamilton a fianco. Va detto che statisticamente qui a Yas Marina ha vinto più volte (3) chi partiva secondo che non il poleman (1), pur se la partenza “corta” - non c’è tantissimo spazio fra lo start e la prima curva - dovrebbe favorire chi parte dal palo. Seguono in seconda fila le due Williams di
Bottas e Massa, che saranno molto osservati sia per vedere se riusciranno a spezzare il monopolio Mercedes, sia per come eventualmente influenzeranno di conseguenza la lotta per il campionato.
Terza fila per un ottimo
Kvyat e un sempre efficace
Button, mentre in quarta fila si trovano “promosse” (dopo l’arretramento delle Red Bull) le due Ferrari di
Raikkonen e Alonso, entrambi in cerca di riscatto in gara rispetto alle prestazioni delle prove. Quindi la top ten dello schieramento viene completata da
Magnussen e Vergne, che essendo in realtà i primi esclusi dalle Q3 potranno scegliere con quali pneumatici partire: vedremo se ciò gli darà un vantaggio concreto.
Ma questi e gli altri dubbi saranno risolti solo dallo svolgimento effettivo della
gara, che potrete seguire tramite la nostra
cronaca diretta qui sul web e in parallelo sul nostro account twitter
@autosprintLIVE, ricordando che potete invece
trovare qui tutti i tempi di prove e qualifiche, nonché la situazione di campionato.
Maurizio Voltini