Lewis Hamilton vuole tenersi il
44. Quello che quest’anno, nella prima stagione dei numeri “personalizzati”, lo ha portato fino al
titolo mondiale. Quello che portava già sul
kart quando era ragazzino, e che ha utilizzato per tanto tempo nella sua carriera. Almeno, così dice lui.
“È il mio numero fortunato, quello che mi ha portato alla prima vittoria in campionato. Il numero 1 è fantastico, ma voglio fare il possibile perché la squadra accetti di farmi usare ancora il 44. Tanto lo so - aggiunge -
di essere il numero uno...”.
Il
44 lo aveva scelto a gennaio, quando al
Fia aveva chiesto a tutti i piloti di battezzare un numero fra 2 e 99, da portarsi poi dietro per tutta la carriera. Per
Lewis era un ritorno ai tempi del kart, quando suo padre
Anthony gli aveva fatto mettere il
famoso casco giallo (che oggi non usa più) semplicemente per... poterlo distinguere da fuori pista nel gruppo degli altri ragazzini. Adesso, il neo bi-campione vuole fare come
Valentino Rossi, rimasto fedele al suo
46 anche nelle stagioni da iridato.
Particolare curioso: il suo
primo titolo, nel 2008,
Lewis lo aveva vinto con il numero
22, che è proprio la metà di
44. Con lo stesso numero, un anno dopo,
Jenson Button conquistò il suo mondiale con la Brawn. Adesso aspettiamo che qualcuno si decida a scegliere il 66...